Mascherine all’aperto e multe per i trasgressori
Nuova stretta contro il coronavirus in Italia, dove il Senato ha approvato martedì la risoluzione di maggioranza che impegna il governo a prorogare lo stato d'emergenza fino al 31 gennaio 2021. Il relativo decreto-legge che l'esecutivo si appresta a varare include l'obbligo di mascherina anche all'aria aperta in tutto il Paese.
Per chi viola le disposizioni restano multe salate. Al vaglio anche un nuovo decreto ministeriale (dpcm) della durata di un mese, che definirà nello specifico altri interventi.
In presenza di estranei
Le mascherine di protezione andranno indossate “anche all’aperto allorché si sia in prossimità di altre persone non conviventi”, recita la bozza del decreto-legge. In determinati casi non sarà necessario poiché varranno “i protocolli anti-contagio previsti per specifiche attività economiche e produttive, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande”.
L’obbligo non riguarda i bambini sotto i 6 anni, chi fa sport e le persone con patologie e disabilità non compatibili con l’uso della mascherina.
Misure confermate
Rimangono in vigore le misure adottate sin dall’inizio dell’epidemia: distanziamento fisico di almeno un metro, divieto di assembramento, rispetto delle misure igieniche a partire dal lavaggio delle mani e obbligo di stare a casa con più di 37,5° di febbre.
Con la proroga dello stato di emergenza resta anche l’incentivo al telelavoro laddove possa essere applicato, così come l’obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro, di ristoranti e locali. Per cinema, teatri e concerti reste il limite di 200 persone per gli spettacoli al chiuso e 1000 persone per quelli all’aperto.
Multe salate
Sono previste sanzioni amministrative da 400 euro a 1000 euro per chi non rispetta le limitazioni imposte dalle regole anti-contagio. Chi ha contratto il Covid ma non rispetta la quarantena può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5’000 euro.
Le regioni, in base al nuovo decreto-legge Covid, possono stabilire deroghe solo se più restrittive di quelle disposte dai dpcm del governo. Possono adottare misure anti-contagio più permissive solo nei casi in cui i decreti lo prevedano espressamente e previo parere conforme del comitato tecnico-scientifico.
Il commento alla giornata da parte del corrispondente RSI da Roma.
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 06.10.2020)
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