La manovra italiana passa in zona Cesarini
La Camera dei deputati italiana ha dato il via libera definitivo alla manovra economica per il prossimo anno.
I voti a favore sono stati 313 (M5S e Lega), 70 i contrari (Forza Italia) mentre i deputati di Pd e Leu non hanno partecipato al voto per protesta. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, secondo quanto hanno fatto sapere fonti del Quirinale, ha già provveduto a firmare il provvedimento legislativo, escludendo così l’esercizio provvisorio dal 1° di gennaio.
Il nuovo testo contiene le profonde correzioni concordate con la Commissione europea allo scopo di evitare la procedura di infrazione per debito eccessivo dell’Italia che come noto supera il 130% del Pil.
La riscrittura delle ultime settimane ha consentito di evitare di fatto un commissariamento “di 5-7 anni” e ha fermato la corsa dello spread, ha sottolineato il ministro dell’Economia italiano Giovanni Tria, che ha anche ammesso il fatto che raggiungere il traguardo è costato “grande fatica”.
A frenare gli entusiasmi ha comunque provveduto il commissario europeo agli affari economici e finanziari Pierre Moscovici che in un tweet ha ricordato che Bruxelles vigilerà “attentamente” sulla “esecuzione” delle misure, adottate dopo “lunghe discussioni e momenti difficili”.
Tra i punti più discussi della manovra vi è il reddito di cittadinanza, il pensionamento anticipato (quota cento), il congelamento dell’adeguamento al costo della vita delle pensioni superiori a 1’500 euro, l’ambizioso piano di privatizzazioni (pari a un punto del Pil) e il reperimento di 50 miliardi per scongiurare l’aumento dell’Iva.
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