Nel giorno dell’incontro a Roma tra la presidente della Confederazione Doris Leuthard e il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni, la deputata di Forza Italia Laura Ravetto rivendica le sue esternazioni nei confronti non della Svizzera ma del suo paese, l’Italia, che deve farsi valere a livello internazionale contro le misure prese della Svizzera – vedi chiusura notturna di tre valichi doganali - che sarebbero discriminatorie verso i frontalieri e soprattutto non sarebbero rispettose del trattato di Schengen.
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Di origini coreane cresciuto nei Grigioni, scriverei solo di cultura, ma in questi anni ho sempre parlato d’altro. Iniziali: fra
I rapporti con la Confederazione sono e restano ottimi. Il governo federale è assolutamente collaborativo con l’Italia. Semmai i problemi li abbiamo con un singolo cantone, ovvero il Ticino. Così Laura Ravetto, deputata di Forza Italia e presidente del comitato parlamentare sulla vigilanza del trattato di Schengen.
Nelle settimane scorse Laura Ravetto ha scritto direttamente al ministro degli esteri Alfano e al ministro degli interni, Minniti, per chiedere spiegazioni sulle decisioni prese della Svizzera di chiudere di notte, in via sperimentale, tre valichi doganali minori. “Non basta informare – aggiunge Laura Ravetto – le decisioni devono essere prese tra i due paesi. Decisioni unilaterali ledono il trattato di Schengen”. “Minniti mi ha garantito che si tratta di una misura temporanea. Se però questa misura dovesse essere prorogata, senza l’accordo dell’Unione europea e dell’Italia si tratterebbe chiaramente di una violazione del trattato di Schengen”.
Ma i rapporti tesi tra Italia e Svizzera riguardano anche altri dossier, come quello del casellario giudiziale. Per ottenere il permesso di soggiorno e il permesso di lavoro gli stranieri devono presentare in Ticino il casellario giudiziale. Misura questa ritenuta discriminatoria. Laura Ravetto, in qualità di presidente del comitato parlamentare “Schengen”, ha convocato l’ambasciatore svizzero a Roma per chiarimenti. “Sono felice – ha dichiarato Laura Ravetto – che l’ambasciatore Kessler mi abbia garantito che entro il mese di giugno la questione del casellario giudiziale sarà risolta. Vigilerò affinché tutto questo accada”.
Sulla questione dei respingimenti dei migranti alla frontiera italo-svizzera, Laura Ravetto è aperta: ringrazio la Svizzera che partecipa al programma di ricollocazione dei migranti. Sul respingimento, ricorda Laura Ravetto, l’ambasciatore Kessler è stato chiaro: “La Svizzera rispetta i trattati e non vedo perché non credergli”.
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