Acqua alta storica a Venezia
Era da oltre 50 anni che nella città dei Dogi non si registrava una mareggiata così importante.
Martedì verso le 22h50 il livello dell’acqua ha raggiunto 1,87 metri. Dall’inizio dei rilevamenti nel 1923, è la seconda mareggiata più alta mai registrata dopo quella del 4 novembre 1966, quando l’acqua arrivò a 1,94 metri.
“Venezia è in ginocchio. La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l’intera città e le isole”, ha dichiarato via Twitter il sindaco Luigi Brugnaro.
#VeneziaCollegamento esterno è in ginocchio. La Basilica di San Marco ha subito gravi danni come l’intera città e le isole.
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) November 13, 2019Collegamento esterno
Siamo qui con il Patriarca Moraglia per portare il nostro sostegno ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti per superare queste giornate che ci stanno mettendo a dura prova. pic.twitter.com/3Qy7070hZnCollegamento esterno
La mareggiata ha fatto anche una vittima. Sull’isola di Pellestrina un anziano di 78 anni è rimasto fulminato mentre cercava di far ripartire le elettropompe nella sua casa allagata.
I danni sono importanti: molte gondole e barche sono state strappate dagli ormeggi e spinte sulle rive, tre vaporetti sono affondati e altre imbarcazioni sono andate alla deriva. La Basilica di San Marco è inondata e la cripta è stata sommersa. Nel momento di picco della marea, sulla pavimentazione si misuravano quasi 1,10 metri di acqua.
Il servizio della RSI:
Secondo quanto affermato da Pierpaolo Campostrini, procuratore della Basilica, un’inondazione come quella di martedì è avvenuta solo cinque volte nella storia della cattedrale (edificata nell’828 e ricostruita dopo un incendio nel 1063). Il dato più preoccupante è che tre di queste inondazioni sono state registrate negli ultimi vent’anni.
Per proteggere la città dalle mareggiate, dal 2003 è in corso di costruzione il MO.S.E. (acronimo di Modulo sperimentale elettromeccanico).
Le 78 paratoie mobili dovrebbero permettere di isolare temporaneamente la laguna di Venezia dal mare Adriatico durante gli eventi di alta marea.
I lavori, iniziati nel 2003, si sarebbero dovuti concludere nel 2016. Tuttavia, malversazioni e aumento esponenziale dei costi (dai 2,4 miliardi di euro originali si è arrivati a quasi 5,5 miliardi) hanno ritardato il progetto e l’inaugurazione è così slittata almeno a fine 2021.
La testimonianza di un’abitante di Venezia:
Gli aggiornamenti in diretta dell’inviato RSI:
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