Alla Festa del Cinema di Roma c'è stata l'anteprima mondiale di “Moka Noir”, il nuovo documentario di Erik Bernasconi. Un’indagine sulla scomparsa dell’industria del casalingo a Omegna tanto prospera nel secolo scorso.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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Omegna, cittadina di circa 15’000 abitanti sulla sponda nord del lago d’Orta della provincia Verbano-Cusio-Ossola, nel novecento fu un’importante distretto del casalingo. Nomi come Bialetti, Alessi, Lagostina e Piazza, sfruttando il boom economico del dopoguerra e sperimentando innovativi metodi di comunicazione, esportarono i loro oggetti nelle cucine di tutto il mondo.
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Su questa disgregazione, il ticinese Erik Bernasconi, ha girato un documentario “Moka Noir” presentato alla Festa del cinema di Roma. Il documentario, prodotto dallla Ventura film di Meride, è stato sceneggiato da Bernasconi insieme a Matteo Severgnini.
Come si evince dal titolo, gli autori hanno pensato a un “noir” per capire le ragioni del dissesto di un distretto che nel novecento era vivo e vitale.
Erik Bernasconi nel suo documentario ci fa conoscere anche le persone che vivono oggi della cittadina e che di quell’epoca hanno solo uno sbiadito ricordo. Non si è dunque limitato a realizzare un’opera “sull’archeologia produttiva”. Va però detto che la qualità visiva del film (bianco e nero) permette comunque di sentire tutta la malinconia di un luogo oggi abbandonato.
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