Via libera di Mattarella allo sbarco dei profughi
È dovuto intervenire il presidente Sergio Mattarella per disinnescare il conflitto istituzionale che si stava consumando tra il ministro dell'interno Matteo Salvini e la Procura di Trapani in relazione alla nave Diciotti con 67 migranti a bordo.
Nella notte i profughi sono sbarcati dopo che l’unità della guardia costiera era rimasta ferma per l’intera giornata fuori dal porto della città siciliana.
Il Quirinale si è rivolto al premier Giuseppe Conte, rimasto in disparte durante la vertenza tra magistratura e Viminale, che ha subito annunciato che lo sbarco dei passeggeri sarebbe iniziato già in serata. Matteo Salvini ha espresso stupore per la decisione del Colle ma ha comunque dovuto cedere mentre il pentastellato Luigi Di Maio si è schierato con il capo dello Stato.
I primi a scendere dalla nave, accompagnati da due uomini della Digos, sono stati due giovani, indagati dagli inquirenti trapanesi per violenza privata per avere minacciato l’equipaggio della Vos Thalassa che li aveva recuperati la sera del 9 luglio in acque internazionali.
Ora i pm dovranno ricostruire il comportamento dei migranti quando sono stati informati che la nave stava facendo rotta verso la Libia e individuare gli eventuali scafisti del gommone. Intanto però il procuratore Alfredo Morvillo ha deciso che non esistono i presupposti per arrestare i due indagati, un ghanese e un sudanese, che la polizia aveva denunciato per impossessamento della nave e minacce.
Dai primi accertamenti non sembra che vi siano state aggressioni, come riferito in un primo momento, ma l’equipaggio si sarebbe sentito minacciato. Le audizioni delle persone coinvolte in questa vicenda dovranno fare chiarezza sulle eventuali responsabilità dei protagonisti.
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