Scosse di terremoto nel Mugello in Toscana, la più forte, di magnitudo 4.5 è stata registrata poco dopo le 4.30 di lunedì mattina ed è stata avvertita anche a Firenze. Non si segnalano morti e feriti, solo leggeri danni materiali. Nel primo pomeriggio tutto è tornato alla normalità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/fra con RSI
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha comunicato che sono stati ben due gli epicentri, uno a Scarperia San Piero (che ha causato la scossa più violenta) e l’altro a Barberino di Mugello. Entrambe località in provincia di Firenze.
Primi disagi
Lunedì mattina il traffico ferroviario è stato sospeso nel nodo di Firenze per verifiche tecniche sulla linea. Il traffico è stato ripristinato completamente verso le 11.30. Bloccata solo fino alle 8.30 l’alta velocità tra Firenze e Bologna. Chiuse poi le scuole di ogni ordine e grado nei comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo e Vicchio.
Nessun danno a Firenze
Come consueto in casi di scosse di terremoto sono scattati i controlli per i beni culturali a Firenze: la Cupola del Brunelleschi, la Cattedrale, il Campanile di Giotto e il Battistero non risultato danneggiati. Nessun dato neppure alla Galleria dell’Accademia, degli Uffici e a Palazzo Pitti.
Alcune immagini e altri dettagli nel servizio del Tg.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Trema la terra in Albania, morti e feriti
Questo contenuto è stato pubblicato al
È per ora di 9 morti ed oltre 300 feriti il bilancio della violenta scossa di terremoto che nella notte tra lunedì e martedì ha colpito l'Albania.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il terremoto che pochi giorni fa ha colpito la California ha ricordato ai suoi abitanti che la prevenzione è la prima regola per la sopravvivenza.
L’Aquila dieci anni dopo, le testimonianze della gente
Questo contenuto è stato pubblicato al
A distanza di un decennio dal terremoto il Tg è tornato nella città abruzzese dove l'attività fatica a riprendere e numerose zone restano inagibili.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sono passati più di due anni dal terremoto che ha distrutto il Centro Italia e per le popolazioni colpite il ritorno a una vita normale sembra ancora un miraggio.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.