L'Italia è entrata lunedì nella fase 2 della pandemia, sinonimo di un allentamento delle misure di confinamento e di ritorno al lavoro per quasi 4,5 milioni di persone. Autorità e media intanto lanciano un appello alla responsabilità, perché il virus che ha ucciso quasi 30'000 persone è lungi dall'essere scomparso.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/Zz/ats/afp con RSI (TG del 04.05.2020)
Contenuto esterno
Domenica in Italia è stato registrato il minor numero di morti legate al coronaviurs dall’inizio del confinamento.
Forse un buon segnale per l’inizio della “fase 2” che comporta un alleggerimento delle restrizioni, voluto anche per far ripartire l’economia messa in ginocchio dal virus.
Quasi 4,5 milioni di italiani possono tornare al lavoro negli uffici e nelle fabbriche, i parchi sono di nuovo aperti, è possibile andare a trovare i parenti (anche non stretti) che si trovano nella stessa regione e incontrare gli “affetti stabili”, come le coppie non legate da un vincolo registrato, in cui non rientrano però le amicizie. Un punto, questo, non del tutto chiaro che ha sollevato qualche polemica.
L’apertura, rispetto a quella in programma in altri Paesi, come la Svizzera, resta relativamente prudente. Commerci al dettaglio, bar e ristoranti, ad esempio, resteranno chiusi.
“È l’ora della responsabilità”, titola il Corriere della sera facendo eco all’appello del premier Giuseppe Conte. Perché anche se è la benvenuta per molti, la ritrovata libertà rischia di portare a un aumento dei contagi.
Il commento del corrispondente della Radiotelevisione svizzera da Roma.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
In Italia evitati 200’000 ricoveri grazie a misure di contenimento
Questo contenuto è stato pubblicato al
I provvedimenti drastici presi dal Governo italiano hanno permesso di evitare il collasso dell'infrastruttura sanitaria del paese.
Baci, abbracci e strette di mano dovranno aspettare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le regole di igiene e distanza introdotte con l'arrivo del coronavirus potrebbero durare per due anni o più, dicono gli esperti.
Da lunedì riapertura parziale di certi valichi secondari
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dall'11 maggio le restrizioni d'entrata in Svizzera saranno allentate. Alcuni valichi secondari dovrebbero inoltre riaprire già da lunedì prossimo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha deciso di accelerare il ritmo delle riaperture rispetto a quanto stabilito in un primo tempo.
Il confino volontario dei (pochi) residenti di Monteviasco
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei pressi della frontiera italo-svizzera gli abitanti della frazione montana di Monteviasco (Varese) vivono isolati anche dal coronavirus.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La pandemia di coronavirus, con i suoi nuovi volti celebri e le reazioni di politica e società, ha fornito diversi spunti ai cartoonist del Paese.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La pandemia di coronavirus aggrava la situazione dei ceti meno abbienti nei paesi in via di sviluppo e condiziona l'attività sul campo delle ong.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.