È morto lunedì all'ospedale di Asiago il regista Ermanno Olmi. Lo riporta l'edizione online del Giornale di Vicenza, che riferisce come Olmi, 86 anni, stesse combattendo da tempo contro una grave malattia.
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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 07.05.2018)
Ricoverato d’urgenza venerdì scorso, il regista -che si è spento circondato dalla famiglia- avrebbe espresso il desiderio di trascorrere gli ultimi giorni di vita a casa ma la morte sarebbe sopraggiunta prima che il trasporto potesse essere organizzato.
Ermanno Olmi era nato a Bergamo il 24 luglio del 1931 in una famiglia contadina, trasferitasi due anni più tardi a Milano per il lavoro del padre ferroviere.
Dal filmato tecnico-industriale a Cannes
Regista autodidatta e sceneggiatore, pioniere nel campo del documentario, Olmi col suo linguaggio fuori da ogni schema aveva portato per la prima volta al cinema il dialetto come lingua (‘L’albero degli zoccoli’, 1978).
Si era formato giovanissimo da dipendente Edison (dove lavorava la madre e dove trovò un impiego per mantenersi agli studi di arte drammatica), organizzando attività ricreative per i dipendenti e documentando la produzione con una trentina di filmati tecnico-industriali.
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Il suo primo lungometraggio ‘Il tempo si è fermato’, delicato racconto del rapporto tra uno studente e il guardiano di una diga, è del 1959.
La consacrazione arriva con la Palma d’Oro al Festival di Cannes per ‘L’albero degli zoccoli’, un film sulla vita dei contadini padani recitato da attori non professionisti e, appunto, in dialetto.
I riconoscimenti in patria
Nel 1988 è la volta del Leone d’Oro alla Mostra del cinema di Venezia, con ‘La leggenda del santo bevitore’, mentre ‘Il mestiere delle armi’ del 2001 vince il Globo d’Oro della stampa estera in Italia e nove David di Donatello 2002, tra i quali miglior film, regia, sceneggiatura, fotografia.
Ermanno Olmi lascia la moglie Loredana Detto, protagonista femminile suo film ‘Il posto’ (1961), e tre figli, due dei quali lavorano nel mondo del cinema: Fabio è direttore della fotografia, Elisabetta organizzatrice generale.
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