Matteo vs Matteo seguito da 4 milioni
È stato seguito da quasi 4 milioni di telespettatori (3'808'000) il duello tra Matteo Renzi e Matteo Salvini condotto da Bruno Vespa in seconda serata su Rai Uno, con uno share del 25,4% (superiore di due punti a quello fatto segnare dalla partita della Nazionale di calcio contro la formazione del Liechtenstein).
Un confronto di 75 minuti in cui non sono mancati gli scambi polemici e le accuse reciproche, anche dure, tra i due ex uomini di governo, ma senza degenerare, nonostante i toni da campagna elettorale. Numerosi gli argomenti toccati durante il dibattito.
L’ex segretario del Pd ha evocato la vicenda del buco di 49 milioni della Lega e la vicenda Savoini legata ai fondi russi mentre il leader del Carroccio ha ricordato al suo avversario il 33% di consensi cui è tuttora accreditato dai sondaggi il suo partito (contro il 4% di Italia Viva).
Ma a dividere i due politici anche le pensioni (quota 100) e le vicende che hanno portato alla caduta del Conte 1 e la nascita dell’esecutivo giallo-rosso. “Il colpo di sole del Papeete che ha preso il collega Salvini lo fa rosicare ancora adesso. Pensava che si andasse a votare – ha attaccato Renzi – ma quello viene stabilito da un manuale chiamato Costituzione, non da un menù di un beach club…”. “Vedo che è un reato andare in spiaggia con il figlio”, ha replicato il segretario della Lega, “a sinistra siete abituati a champagne e caviale a Montecarlo, io vado a Milano Marittima perché preferisco lasciare i soldi in Italia”.
L’ex ministro dell’Interno ha difeso anche la sua linea intransigente sugli sbarchi dei migranti (“Aver riaperto i porti non ha aiutato le nostre periferie. Io su questi punti, come sulla flat tax, sulle pensioni, sono un uomo di parola”) e attaccato l’ex premier sui voli di Stato (“la sinistra che fa le vacanze in montagna con i voli del servizio pubblico”). “Fossi in lei – ha risposto Matteo Renzi – starei tranquillo su questo punto, io non ho indagini aperte”. “Neanche io”, ha ribattuto l’ex vicepremier.
Secondo diversi osservatori la sfida si è chiusa sostanzialmente in parità, con i due duellanti accomunati dalla malcelata voglia di tornare presto ad essere protagonisti assoluti a Roma.
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