Varoufakis, né con Di Maio-Salvini, né con il Pd
Sul bilancio dello Stato italiano, sia Bruxelles che il governo Lega-Cinque Stelle "sono profondamente ed intenzionalmente in errore" e "lo sanno".
Lo ha detto l’ex ministro dell’economia greco e attuale leader del movimento Diem25 Yanis Varoufakis in un incontro organizzato al centro della stampa estera a Roma.
Per il politico ellenico l’Ue sbaglia ad imporre a Roma “regole fiscali e bancarie che garantiscono la stagnazione dell’Italia” ma allo stesso tempo la contestata manovra messa a punto dell’esecutivo giallo-verde non è in grado stimolare a sufficienza la crescita per migliorare la situazione della maggior parte dei cittadini, con il risultato di produrre “un deficit in eccesso senza grandi benefici”.
Un disavanzo anche del 3% sarebbe per contro accettabile se aumentasse decisamente il livello degli investimenti, cosa che non fa la legge di bilancio italiana.
A giudizio di Varoufakis “l’Italia è in stagnazione perché il suo establishment centrista” guidato dal Pd di Matteo Renzi ha accettato le regole dell’Ue che hanno soffocato il paese, causandone il suo stesso declino politico e spianando la strada a Salvini”.
Se da un lato, per il leader di Diem25, non mancano le spinte a un’involuzione autoritaria e antidemocratica incarnata dalla Lega di Matteo Salvini che evoca lo spettro del fascismo, dall’altro a Renzi e agli altri dirigenti del Pd “mancano le idee, la credibilità e l’integrità per fare la differenza”.
Di fronte a questa situazione, l’Italia “ha urgente bisogno di una nuova alternativa progressista all’alleanza implicita ma distruttiva tra l’establishment oligarchico e il nazionalismo di Salvini”, e “non ha bisogno di un’altra triste coalizione di sinistra dei soliti sospetti”, ha sottolineato l’ex ministro greco.
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