Governo M5S e Lega, Berlusconi ha detto “sì”
Dopo 66 giorni, in Italia cade il principale ostacolo che si frappone alla nascita di un governo politico tra i 5 Stelle e la Lega. Silvio Berlusconi ha dato infatti il suo nulla osta alla trattativa tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Berlusconi sottolinea che tale decisione “non segna la fine dell’alleanza di centro-destra: rimangono le tante collaborazioni nei Governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori”.
Non voterà la fiducia ma consente ai due leader di provare a siglare un’intesa: “Se un’altra forza politica della coalizione di centro-destra ritiene di assumersi la responsabilità di creare un Governo con i cinque stelle, prendiamo atto con rispetto della scelta. Non sta certo a noi porre veti o pregiudiziali”, ha scritto.
È un varco che si apre anche con il benestare del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso altro tempo ai partiti spostando a venerdì la presentazione di quel governo “neutrale” che dovrà farsi largo nel caso un cui ancora una volta le trattative politiche dovessero finire in un nulla di fatto.
Tuttavia, fonti interne alla Lega avrebbero fatto filtrare indicazioni ottimistiche, al punto da arrivare a dire che l’intesa avrebbe il 75% di possibilità di giungere a un esito positivo, ottimismo replicato anche in alcune dichiarazioni provenienti dall’entourage 5 Stelle.
È un’accelerazione politica che lo stesso presidente ha auspicato quando, due giorni fa, ha annunciato la sua intenzione di porre fine allo stallo politico con una sua proposta di esecutivo.
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