Vaticano, verso celebrazioni pasquali a “a distanza”
L'epidemia di coronavirus condiziona anche le tradizioni religiose. Le celebrazioni di Pasqua quest'anno si terranno in modo molto diverso dal solito.
La tradizionale Via Crucis del Papa, il Venerdì Santo, non si terrà al Colosseo ma sul sagrato di San Pietro. Salta invece nel giorno del Giovedì Santo la messa del crisma, in cui si benedivano gli oli per le celebrazioni dell’anno a seguire.
Sono alcune delle novità delle celebrazioni della Settimana Santa del Papa che si svolgeranno senza pellegrini ma con le poche persone ammesse che aiutano nella celebrazione, così come già avviene per la messa a Santa Marta o per il rosario che si recita ogni giorno in basilica.
“In seguito alla straordinaria situazione che si è venuta a determinare, a causa della diffusione della pandemia da Covid-19, e tenendo conto delle disposizioni fornite dalla Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con Decreto in data 25 marzo 2020, si è reso necessario – comunica il Vaticano – un aggiornamento in relazione alle prossime celebrazioni liturgiche presiedute dal Santo Padre Francesco: sia in ordine al Calendario, sia in ordine alle modalità di partecipazione”.
E’ dunque confermato che il Papa “celebrerà i Riti della Settimana Santa all’Altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro, secondo il seguente calendario e senza concorso di popolo”.
Il 5 aprile 2020, Francesco celebrerà la messa per la Domenica delle Palme. Il 9 aprile, Giovedì Santo si terrà la Messa nella Cena del Signore.
Finora il Pontefice ha celebrato questa messa fuori dal Vaticano, in un carcere o in un centro migranti.
Sabato 11 aprile terrà la messa per la Veglia pasquale, mentre domenica 12 aprile il Papa celebrerà la messa di Pasqua, al termine della quale impartirà la Benedizione ‘Urbi et Orbi’ in una festività che, come le altre, i fedeli potranno seguire solo a distanza.
“Sembra sia scesa la sera”
È stato anche il caso della la preghiera speciale per la fine della pandemia celebrata dal Papa venerdì.
Francesco ha invitato a dare “un significato” a questo tempo difficile sperimentando forme nuove di solidarietà. Ha indicato come esempi medici, infermieri, addetti ai supermercati, forze dell’ordine che stanno dando la loro vita.
“Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite” e “ci siamo ritrovati impauriti e smarriti”, “presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa”. “Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme”, ha sottolineato.
Il commento del corrispondente della Radiotelevisione svizzera da Roma:
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