In Italia la curva dei contagi torna a salire
Sale la percentuale degli infettati in diverse regioni italiane e i contagi dilagano tra i giovani con forme lievi o asintomatiche. C'è il rischio della terza ondata della pandemia. A ore sarà firmato dal premier italiano Mario Draghi il nuovo dpcm con le misure anti contagio da Covid in Italia.
Sarà firmato oggi dal premier italiano Mario Draghi il nuovo dpcm con le misure anti contagio da Covid in Italia. Sul provvedimento è in corso dalle 12 una riunione dei ministri Maria Stella Gelmini (Affari Regionali) e Roberto Speranza (Salute) con le Regioni.
Alla riunione prende parte, a quanto si apprende, anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. La linea decisa dal governo coinvolgerebbe infatti anche l’educazione scolastica: scuole chiuse in zona rossa e facoltà nelle altre regioni di chiudere gli istituti se, a livello locale, si raggiungono 250 casi ogni 100’000 abitanti.
Questa soluzione recepisce in sostanza le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico (Cts) sulle scuole e porta alla chiusura anche delle elementari e delle medie, con il ritorno alla didattica a distanza, nelle aree rosse e ad alto contagio.
Situazione allarmante
È solo in apparenza un trend positivo quello che emerge dai dati rilevati lunedì in Italia con poco più di 13’000 contagi registrati rispetto ai 17’500 circa di domenica. A fronte di un numero inferiore di tamponi processati, preoccupa il tasso di positività che sale dal 6,8% al 7,7%, il dato più elevato da gennaio.
La regione più colpita è l’Emilia Romagna, con quasi 2’600 casi, un terzo concentrati a Bologna città e provincia, che alla luce del preoccupante aumento del ritmo dei contagi potrebbe diventare presto zona rossa. Questa accelerazione di nuovi positivi è evidente anche in Lombardia, che registra 2’100 infetti in ventiquattro ore.
Province lombarde
I territori più colpiti restano Milano, Brescia, Bergamo a cui si aggiunge l’intera provincia di Como che insieme ad altri 49 comuni del Cremonese, del Mantovano e del Pavese da mercoledì entrano a far parte della zona arancione scura. Si aggiungono così alle provincie della Franciacorta e alla ex-zona rossa Viggiù, Mede e Bollate. Tuttavia, il Comitato tecnico scientifico nel suo ultimo rapporto ha sottolineato come in gran parte del Paese, negli ultimi sette giorni, si sia registrato un forte aumento dei contagi.
La crescita media del 33% tocca punte di oltre il 45% in regioni come Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Inoltre, da fine gennaio il Covid-19, si sta diffondendo maggiormente nella fascia della popolazione compresa tra i 13 e i 19 anni. I giovani contraggono forme lievi o addirittura asintomatiche, con un potenziale di diffusione molto elevato tra le persone, fatto che insieme alla maggiore trasmissibilità delle nuove varianti, senza adeguate barriere, rischia di generare un’ondata di ampie proporzioni.
tvsvizzera.it/fra con RSI
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