Giulio Regeni sarebbe stato tradito da persone di cui si fidava. È quanto pare confermare un video, diffuso a un anno dalla sparizione al Cairo dello studente italiano che conduceva per conto dell’Università di Cambridge degli studi sulla situazione dei venditori ambulanti egiziani. Il giovane fu poi ritrovato morto, e il mistero intorno al suo caso aveva contribuito ad alimentare la sfiducia e le tensioni tra l’Egitto e l’Italia.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG 12.30 del 25.01.2017)
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Le immagini risalgono agli inizi di gennaio 2016. Mostrano il volto di Giulio Regeni ignaro di firmare, in quel colloquio con il sindacalista che lo denunciò, la sua condanna a morte.
Il suo lavoro di ricercatore, le sue indagini sulle condizioni dei venditori ambulanti e del sindacato avevano infastidito i poteri forti, fino al governo del Cairo. Da qui, e dai servizi segreti, sarebbe partito l’ordine di mettere a tacere quella voce scomoda.
Dal 25 gennaio non si saprà più nulla per circa una settimana, quando il cadavere del 28enne sarà ritrovato alla periferia della capitale egiziana, abbandonato ai lati della strada con evidenti segni delle torture subite che saranno confermate dall’autopsia.
La morte di Regeni, anziché far tornare il silenzio, fece così il giro del mondo e rivelò verità ancora più scomode sulle sparizioni arbitrarie, le torture, le detenzioni abusive in Egitto.
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