Volkswagen, l’azienda tedesca che deve molto all’Italia
Sessant'anni fa arrivava a lavorare per Volkswagen il primo operaio italiano. Da allora sono stati 60'000 a seguirlo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj
L’azienda automobilistica tedesca Volkswagen, leader nel suo settore, non sarebbe la stessa senza la manodopera giunta dall’Italia: 60 anni fa il primo immigrato di origine italiana arrivò a Wolfsburg, dove VW aveva bisogno urgentemente di manodopera. Da allora, in nessun’altra industria tedesca hanno lavorato così tanti operai ed operaie italiani. Per molti l’azienda si è trasformata nel tempo in una sorta di nuova, grande famiglia.
All’inizio era solo una fabbrica, un posto di lavoro sicuro e ben retribuito dove lavorare per qualche anno per tornarsene poi a casa in Italia. Per molti, però, è la Germania a essere diventata casa, come per esempio per il siciliano Silvestro Guerrieri, ex operaio VW, ora in pensione, che non ha più lasciato Wolfsburg: “L’Heimat (ndr: la patria) adesso è Wolfsburg perché l’Heimat è dove si vive, dove si lavora, dove uno ha tutto. La Sicilia rimane un ricordo”.
Contenuto esterno
Sono oltre 60’000 gli italiani che hanno lavorato per l’azienda automobilistica nel corso degli anni e che poi sono rimasti a vivere e a mettere su famiglia a Wolfsburg, che da molti viene definita come “città italiana più al nord”. Ancora oggi vi vivono italiane e italiani di seconda e terza generazione, per molti dei quali il tedesco è la lingua madre e che con l’Italia mantengono solo un legame affettivo, anche se profondo. È il caso, per esempio, di Daniela Cavallo, nata a Wolfsburg nel 1975 da genitori che lavoravano alla Volkswagen. Oggi è presidente del Consiglio di fabbrica e appartiene anche al Consiglio di sorveglianza dell’azienda. La sua è la carriera esemplare di una figlia d’immigrati che dimostra l’ottimo livello d’integrazione di cittadine e cittadini italiani nel tessuto sociale ed economico della città.
Ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI dichiara che secondo lei “il posto di lavoro all’interno di un’azienda è un luogo ideale per favorire l’integrazione delle persone immigrate. Qui diverse nazionalità che altrimenti non s’incontrerebbero mai sono costrette a collaborare assieme, a lavorare allo stesso progetto, allo stesso obiettivo. Con il lavoro imparano a conoscersi meglio”.
Ed è proprio questo quello che è successo negli ultimi decenni a Wolfsburg dove migliaia di lavoratori e lavoratrici di origine italiana hanno trovato nell’azienda automobilistica una sorta di nuova famiglia. A documentarlo è anche una nuova ricerca svolta dalla fondazione Volkswagen Heritage in occasione del sessantesimo anniversario dell’arrivo a Wolfsburg del primo operaio italiano.
E, secondo Silvestro Guerrieri, “l’Europa dovrebbe essere questo: un cittadino che da un Paese si sposta all’altro per lavorare e vivere si deve sentire a casa e non più un ‘Gastarbeiter’, cioè un lavoratore ospite, bensì cittadino a tutti gli effetti del posto dove si trova”.
La snowboarder Sophie Hediger è morta sotto una valanga ad Arosa
Questo contenuto è stato pubblicato al
Cordoglio nel mondo sportivo svizzero. La snowboarder rimasta sotto una valanga lunedì ad Arosa (nel canton Grigioni) mentre praticava fuori pista è l'atleta zurighese Sophie Hediger.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La linea ferroviaria che collega Locarno e Domodossola è sospesa fino a fine giornata a causa di un guasto alla linea elettrica in territorio italiano.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'istituto di ricerca Agroscope sta sviluppando dei bioreattori che presto potrebbero permettere ai contadini di coltivare microalghe da usare come complemento alimentare per gli animali da reddito.
La pressione straniera nella crisi di Credit Suisse è stata forte
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il rapporto della commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) sul tracollo di Credit Suisse ha mostrato quanto forte è stata la pressione internazionale, malgrado si sia detto il contrario.
Stazioni sciistiche svizzere molto fiduciose per Natale
Questo contenuto è stato pubblicato al
La neve caduta presto in pianura - già in novembre - ha stuzzicato la voglia di montagna: le stazioni sciistiche e le associazioni turistiche sono molto fiduciose per il periodo natalizio, emerge da un giro d'orizzonte effettuato dall'agenzia Awp.
Agroalimentare: “molti non conoscono i margini dei loro prodotti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tutti ne parlano, ma a quanto sembra nessuno li conosce davvero: sono i margini realizzati sui prodotti agricoli, che da tempo suscitano accese discussioni in Svizzera fra i vari attori della filiera alimentare.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Donald Trump ha spiegato quali saranno i suoi primi passi dopo l’insediamento alla Casa Bianca: intende incontrare il presidente russo Vladimir Putin al più presto e fermare quella che ha definito “follia transgender”.
Cane poliziotto ritrova un fuggitivo addormentato al gelo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un cane poliziotto ha salvato la vita di un fuggitivo nella notte fra il 13 e il 14 dicembre nella regione di Sembrancher (canton Vallese). L'uomo era scappato a piedi in seguito a un incidente stradale ed è stato trovato addormentato, ma sano e salvo.
Il Consiglio Federale propone un controprogetto all’iniziativa per l’inclusione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alloggi più accessibili e senza barriere architettoniche, contributi più alti per l'assistenza ai disabili, riconoscimento del linguaggio dei segni. questo il contenuto del controprogetto all'iniziativa per l'inclusione proposto dal Governo federale elvetico.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Testimoni del tempo, l’italianità in Svizzera in mostra a Zurigo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Al Museo nazionale , dieci storie narrate in presa diretta per raccontare l'identità italiana della Confederazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In occasione del prefestival di Locarno è stata proiettata in Piazza Grande l'animazione "Vietato ai cani e agli italiani".
Questo contenuto è stato pubblicato al
Molti di loro furono costretti il 26 luglio 1896, 125 anni fa, a scappare da una folla rivoltosa che li assalì durante i "tumulti antiitaliani".
Torna l’immigrazione italiana, “la causa è la Covid”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Numerosi precari stanno giungendo in Svizzera dalla Vicina Repubblica, alla ricerca di un lavoro che al loro paese è sempre più difficile da trovare.
Made in Switzerland ma con grandi sfumature tricolore
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel XX secolo, l'economia svizzera ha potuto crescere in gran parte grazie alla manodopera italiana. L'esempio dell'orologeria.
Immigrazione italiana tra xenofobia, resistenza e solidarietà
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli anni '60 e '70 l'ostilità nei confronti degli stranieri In Svizzera portò all'«iniziativa Schwarzenbach». Ma non fu solo un'epoca di xenofobia.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.