A Istanbul si discute della neutralità dell’Ucraina
Al nuovo capitolo dei negoziati tra Kiev e Mosca, in corso a Istanbul, sono in discussione i termini dello status neutrale dell'Ucraina: lo ha detto all'agenzia russa Interfax una fonte che ha familiarità con i progressi dei negoziati. Presente a Istanbul anche Roman Abramovich.
“Le parti hanno iniziato i negoziati a livello di capi delegazione. In particolare, è stata sollevata la questione dei termini del possibile status neutrale dell’Ucraina”, ha detto la fonte. Presumibilmente, l’incontro può finire con la messa su carta dei termini dello status neutrale, ha spiegato aggiungendo che “si tratta di una bozza di un certo accordo o dichiarazione. Tutto è allo stadio di discussione”.
Da parte sua il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymr Zelensky, Kyrylo Tymoshenko, tra i negoziatori presenti a Istanbul, ha dichiarato che durante i colloqui con la Russia “insisteremo sulle garanzie di sicurezza internazionali per l’Ucraina. La pace in Ucraina è il nostro compito principale”, ha affermato secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian.
Mentre Mykhailo Podolyak, consigliere politico del presidente ucraino e negoziatore, ha scritto su Twitter che le delegazioni stanno discutendo “le disposizioni fondamentali del processo negoziale. Le delegazioni stanno lavorando in parallelo su tutto lo spettro delle questioni controverse”.
Stando a quanto riferisce la Tass citando fonti diplomatiche, prima dell’avvio dei colloqui il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky e il capo negoziatore ucraino David Arahamiya si sono incontrati in privato.
Intanto, secondo quanto riporta l’emittente britannica Sky News, il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, all’indomani della notizia del presunto avvenuto avvelenamento di Roman Abramovich e di due negoziatori ucraini, ha consigliato “a chiunque si trovi a negoziare con la Federazione russa di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie”.
L’attuale round di colloqui a Istanbul è il primo incontro faccia a faccia tra le delegazioni russa e ucraina dal 7 marzo. Tutte le discussioni tra loro da quel giorno sono state condotte in collegamento video.
Il ruolo della Turchia di Erdogan
Il canale televisivo Russia Today ha trasmesso l’inizio della riunione tra le due delegazioni. Il presidente turco, Erdogan, si è rivolto ai negoziatori con un breve discorso prima dei colloqui: entrambe le parti hanno “legittime preoccupazioni”, ha detto il presidente turco accogliendo le delegazioni di negoziatori, invitandole a “porre fine a questa tragedia”.
Sempre stando a Erdogan, citato dalla Bbc, una “pace giusta” non avrà un perdente e la continuazione del conflitto non giova a nessuno. “In un momento così critico (…) mi auguro che i nostri incontri e le nostre discussioni siano di buon auspicio per i vostri paesi, per la nostra regione e per tutta l’umanità”. Il presidente turco ha poi chiesto un immediato cessate il fuoco e che fermare la tragedia dipende da entrambe le parti.
Erdogan ha aggiunto che sia il presidente ucraino Volodomyr Zelensky sia il presidente russo Vladimir Putin sono “amici preziosi” e che progressi nei negoziati aprirebbero la strada all’incontro tra i leader, che la Turchia potrebbe ospitare.
Presente anche Abramovich
Roman Abramovich ha assistito al discorso del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha accolto le delegazioni di Russia e Ucraina a Istanbul per i colloqui. Lo fa sapere la giornalista del quotidiano turco “Hürriyet” Nalan Kocak condividendo una fotografia del miliardario russo seduto tra funzionari turchi durante il discorso di Erdogan.
Nelle immagini trasmesse dai media turchi, si vede Abramovich che non è seduto al tavolo principale delle delegazioni russa e ucraina, ma di lato accanto a Ibrahim Kalin, un portavoce del presidente Erdogan, e indossa cuffie per la traduzione, riporta la Bbc.
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