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Al via il processo Weinstein

Winstein
Oltre 80 donne si sono dichiarate vittime di Weinstein (qui in una foto risalente al 6 dicembre), ma il processo concerne solo due casi. Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved

Il processo all'ex produttore cinematografico Harvey Weinstein, accusato di numerosi abusi sessuali, si apre lunedì a New York. È un evento cruciale per il movimento #MeToo.

Dalle prime rivelazioni del New York Times nell’ottobre del 2017, più di 80 donne, tra cui celebrità come Gwyineth Paltrow, Angelina Jolie o Léa Seydoux, hanno accusato l’ex produttore hollywoodiano, un “fabbrica-Oscar” osannato per moltissimo tempo, di aver abusato sessualmente di loro.

Il processo, tuttavia, concerne direttamente solo due persone. Questo dimostra le difficoltà nel costruire un dossier penale senza prove materiali né testimoni riguardo a fatti risalenti, in molti casi, a diversi anni fa.  

La prima presunta vittima è Mimi Haleyi che afferma che Weinstein l’ha aggredita sessualmente nel luglio del 2016. La seconda è anonima e accusa l’uomo, oggi 67enne, di averla violentata nel 2013.

L’atto d’accusa, modificato lo scorso agosto, include una terza donna, l’attrice Annabelle Sciorra. Quest’ultima afferma di essere stata aggredita da Weinstein nel 1993. I fatti sono prescritti, ma dovrebbero permettere all’accusa di corroborare le proprie argomentazioni sottolineando il comportamento da “predatore sessuale” dell’imputato.

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 L’importanza di non restare in silenzio

Una condanna dell’ex patron di Miramax sarebbe una vittoria importante per l’organizzazione Time’s UpCollegamento esterno e per tutto il movimento #MeToo che si batte contro gli abusi e le discriminazioni sessuali.

“È un processo cruciale per mostrare che, ovunque, i predatori devono rendere conto delle proprie azioni e che rompere il silenzio può portare a grandi cambiamenti”, hanno dichiarato 25 delle persone che si sono dette vittime di Weinstein.

Benché dal 2017 il movimento #MeeToo abbia portato alla “caduta” di numerose personalità del cinema e non solo, quasi tutti hanno evitato procedure penali. Il solo altro processo in vista è quello del cantante R.Kelly, accusato lo scorso anno di abusi sessuali su delle giovani donne, tra cui anche delle minorenni.

L’attore Bill Cosby è stato invece condannato nel settembre 2018, ma la vicenda precede quella di Weinstein.

Difesa agguerrita

Weinstein è diventato un mostro per l’opinione pubblica, ma l’accusa è lungi da poter essere sicura di ottenere una condanna dell’ex produttore, il quale ha assicurato che tutte le relazioni avute fossero consensuali.

Già prima del processo, i suoi avvocati hanno tentato di discreditare le testimonianze delle due presunte vittime. Hanno mostrato, per esempio, del messaggi elettronici che dimostrano che le due donne sono rimaste in contatto con Weinstein anche molti mesi dopo i presunti fatti.

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