Gli ungheresi imputa alla cancelliera Merkel i continui malintesi sull'interpretazione dell'accordo. Quest'ultima replica: "L'attuale cornice legale è valida per tutti noi. Ma non viene seguita"
È il 25 agosto. Un cinguettio dell’Ufficio federale tedesco della migrazione apre le porte al fraintendimento: “Allo stato attuale, la procedura di Dublino per la gran parte dei cittadini siriani non viene da noi di fatto seguita”. Pochi giorni dopo il governo ungherese chiede esplicitamente a Berlino di chiarire le circostanze in cui le regole dell’asilo debbano essere considerate valide.
E il caos attuale di cui l’accordo di Dublino sembrerebbe la causa in realtà sarebbe nato da questo tweet controverso. Un messaggio tramite il social media Twitter che ha dato il via a una catena di incomprensioni, ancora lungi dall’essere risolte.
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