Il governo di Damasco e le forze d’opposizione hanno firmato gli accordi per un cessate-il-fuoco in tutta la Siria. Lo ha annunciato nel pomeriggio di giovedì il presidente russo Vladimir Putin.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 29.12.2016)
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La tregua entrerà in vigore alla mezzanotte del 30 dicembre ora locale, indica il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, secondo il quale è stata sottoscritta da unità composte da almeno 51 mila effettivi: “i comandanti più influenti dell’opposizione armata hanno preso parte ai negoziati e hanno permesso di individuare il territorio controllato dai ribelli”.
Se gli accordi –dai quali sono esclusi l’Isis e altri gruppi estremisti- reggeranno, il regime e l’opposizione cominceranno entro un mese i negoziati di pace ad Astana, la capitale del Kazakhstan.
Garanti dell’intesa saranno la Russia, alleata del regime siriano, e la Turchia, sostenitrice di alcuni gruppi ribelli. Tutto sarà coordinato con l’Iran e le Nazioni Unite.
Assenti al tavolo delle trattative saranno invece i curdi e per la prima volta gli Stati Uniti, indeboliti dall’imminente cambio della presidenza, i cui sforzi per trovare una soluzione al conflitto sono finora sempre falliti.
Se, dopo la fine della battaglia di Aleppo, il cessate-il-fuoco dovesse durare, per Putin sarebbe il più grande successo raggiunto sulla scena internazionale. Mentre l’esclusione di Washington dalle trattative potrebbe portare a nuovi equilibri nella regione.
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