Polmonite in Cina, “individuato il virus”
La polmonite virale che la scorsa settimana ha fatto scattare l'allerta in Cina, e che ha infettato 59 persone dalla fine di dicembre, è dovuta a un nuovo tipo di coronavirus della stessa famiglia dell'agente patogeno che provocò l'epidemia di Sars (la sindrome respiratoria acuta grave che uccise oltre 700 persone tra il 2002 e il 2003). Lo riporta la tv statale CCTV, sulla base di quanto riferito dagli scienziati al lavoro sul caso.
La polmonite ha avuto il focolaio a Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei, e gran parte delle 59 persone colpite era collegata a un mercato di pesce e selvaggina che nel frattempo è stato chiuso, si apprende.
Dell’agente patogeno è stata tracciata la sequenza del genoma e 15 pazienti sono risultati positivi al nuovo virus che è stato isolato, mostrando al microscopio elettronico “la tipica morfologia del coronavirus”.
Nessuna di queste polmoniti ha avuto esito letale e 8 pazienti sono stati nel frattempo dimessi, non presentando più alcun sintomo. Le autorità sanitarie di Wuhan riferiscono che nessun caso di trasmissione del virus attraverso l’uomo è stato a oggi registrato.
Cos’è. Il coronavirus può infettare con relativa facilità mammiferi come suini, bovini, gatti, cani, cammelli, pipistrelli e l’uomo. Di sei tipi conosciuti che hanno colpito l’uomo, quattro hanno causato solo sintomi respiratori minori simili a quelli di un raffreddore. Gli altri due hanno provocato gravi malattie: la Sars (vedi sopra) e la Mers (la sindrome respiratoria mediorientale), che fece 449 vittime nel 2015.
“È una possibilità”
L’Organizzazione mondiale della sanità rileva la necessità di più ampie informazioni per stabilire la natura dell’infezione. In una nota diffusa mercoledì, l’Oms parla ancora di ipotesi: “Le informazioni preliminari sui casi di polmonite virale a Wuhan puntano a un coronavirus come a un possibile fattore patogeno”.
Le autorità cinesi hanno effettuato test di laboratorio escludendo le ipotesi Sars, Mers, aviaria, adenovirus e comuni patologie respiratorie. Pertanto, “un nuovo coronavirus non potrebbe essere escluso”.
Nonostante sia possibile individuare un agente patogeno in poco tempo, la messa a punto di un vaccino potrebbe richiedere anni.
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