New Delhi nella morsa dello smog
Nuova Delhi, definita dal governatore Kejriwal "una camera a gas", è nella morsa dello smog. Un manto spesso di veleni avviluppa e ammorba per il quinto giorno consecutivo la capitale indiana mettendo a dura prova la quotidianità dei suoi abitanti.
La visibilità per le strade non supera i venti metri e la maggior parte dei voli in arrivo all’aeroporto internazionale Indira Gandhi è stata deviata mentre quelli in partenza subiscono, nella migliore delle ipotesi, ritardi di ore.
A preoccupare è soprattutto l’aumento costante delle concentrazioni di inquinanti. L’indice AQI, che misura il tasso di polluzione – verificabile in tempo reale sull’apposito sito webCollegamento esterno, ha toccato in media il livello da allarme rosso di 625, mentre in alcune aree della città, come il quartiere di Bawana, è stato registrato un livello record di 999 (secondo l’indice AQI, già intorno ai 200 la qualità dell’aria è nociva per la salute). Il servizio del TG.
Secondo gli esperti l’emergenza è originata da una molteplicità di fattori che le autorità non riescono a contrastare efficacemente, nonostante i numerosi provvedimenti presi. Tutte le scuole sono state chiuse fino al 5 novembre e i bambini sono stati invitati a restare chiusi in casa, evitando le attività all’aperto e nei parchi giochi.
È stata inoltre avviata la distribuzione porta a porta di 5 milioni di maschere in tutte le famiglie in cui ci sono bimbi e anziani. Tutti i cantieri edili e stradali sono stati sospesi, così come le attività delle aziende che consumano petrolio o carbone mentre sulle strade la circolazione è consentita a targhe alterne.
Ma secondo molti esperti a causare l’emergenza sono stati gli incendi delle stoppie per preparare i campi alle nuove semine ad opera dei contadini dei vicini Stati dell’Haryana e del Punjab, a nord della capitale.
Nonostante la crisi in numerosi quartieri della metropoli gli abitanti non hanno rinunciato, sfidando i divieti, ai fuochi d’artificio durante la notte di Diwali.
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