Era dal 2001 che la Apple non conosceva una flessione annuale nei profitti. Cifra d’affari in diminuzione per Apple, ma è un calo previsto e che non preoccupa la società di Cupertino. Ma questo non esime dal ripensare le sue strategie.
E anche i risultati relativi all’ultimo trimestre sono stati peggiori rispetto all’anno precedente, con un utile netto in calo da 11,1 a 9 miliardi di dollari. Certo con numeri come questi l’azienda è lontana dal poter essere definita “in crisi”, ma la frenata è evidente.
Il rallentamento sarebbe causato innanzitutto dal calo dalle vendite dei nuovi iPad, degli Apple Watch e dei MacBook. L’Iphone resta il prodotto di punta di Apple ma questo solo negli Stati Uniti e in Europa: nei mercati asiatici, dove la concorrenza è serrata, le vendite del “melafonino” sono scese del 30%.
Quello che fa ben sperare l’azienda californiana sono però gli ordini dei nuovi iPhone 7: le previsioni sono decisamente migliori rispetto alle attese, lasciando presagire un boom di vendite durante le festività di fine anno. Agli osservatori non è però sfuggita la correlazione tra le disavventure di Galaxy Note 7 e le prospettive dell’ultimo iPhone.
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