Arrestato il capo ultras del Napoli Jenny a’ carogna
Condotte criminose, il capo d'accusa
Il nome Gennaro De Tommaso potrà non suonare familiare ai più, ma “Jenny a’ carogna” sì. Soprattutto dopo il 3 maggio scorso, serata della finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico di Roma che ha fatto da sfondo ad una tragica serata di violenza. In particolare, proprio per i fatti avvenuti all’interno e all’esterno dello stadio, La Digos di Roma ha arrestato Gennaro De Tommaso, con richiesta di arresto formulata dalla Procura di Roma.
De Tommaso è accusato anche di violazione “sul divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce”. L’ultrà infatti indossava una scritta con la scritta “Speziale libero”. Speziale è il ragazzo accusato di aver causato la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, nel 2007.
L’ordinanza fa riferimento a “condotte criminose” che hanno caratterizzato il pre-partita del 3 maggio della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, sia all’esterno dello stadio con alcuni episodi di resistenza nei confronti di agenti delle forze dell’ordine da parte di un gruppo di circa 100 ultras capeggiato da De Tommaso, che all’interno dello stadio.
Nel pre-partita, oltre ai disordini a cui fa riferimento l’ordinanza, ci furono episodi di violenza nei pressi di Tor Di Quinto che portarono al ferimento del tifoso del Napoli Ciro Esposito, il quale morì alcune settimane dopo, e per la morte del quale è accusato l’ultrà giallorosso Daniele De Santis.
Red. MM/Ansa
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