Cent’anni fa nasceva il Bauhaus
Cento anni fa, nel cuore della Germania post-bellica, nasceva una scuola di architettura ed arti applicate, che rappresentò una vera rivoluzione culturale. Su iniziativa dell’architetto Walter Gropius venne aperto nel 1919 a Weimar il Bauhaus.
Si trattava di un progetto pedagogico in cui sotto il cappello dell’architettura confluivano varie discipline: tra gli obbiettivi vi era quello di riflettere sul ruolo del progetto nelle arti di largo consumo. L’esperienza del Bauhaus, che dopo Weimar si spostò a Dessau, ebbe una durata breve: l’ascesa del nazionalsocialismo ne decretò la fine nel 1933.
Tutta la storia dell’architettura e del design del XX secolo gli è tuttavia debitrice. Ancora oggi la sua impostazione razionalista che coniuga l’estetica alla funzionalità è un principio cardine della modernità. Le caratteristiche case, ma anche sedie, armadi, lampade, teiere, insegne e loghi, circondano ancora la nostra quotidianità, restituendoci il valore della leggerezza e della razionalità.
Festeggiamenti
L’importante anniversario sarà celebrato in tutto il mondo nel corso di quest’anno: programmati sinora ci sono oltre 500 eventi in 11 nazioni diverse.
In particolare, noi ci soffermiamo nello Stato dove tutto cominciò. Da Weimar dove fu fondata, a Dessau, dove fu trasferita nel 1925, fino a Berlino dove ebbe una breve vita di circa sei mesi. Un viaggio che passerà anche per Francoforte, Dresda e Friedrichshafen dove sarà celebrato nei prossimi mesi, alla riscoperta quindi della storia di questa scuola, delle sue caratteristiche e peculiarità, per conoscere meglio gli esponenti che la fondarono e che poi vi aderirono, in un percorso per riscoprire anche le eredità che ci ha lasciato questo iconico e potente manifesto.
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