Il riscaldamento minaccia il congelatore più grande del mondo
Da 11 anni sulle isole Svalbard si trova il più grande deposito di semi del mondo. Il riscaldamento climatico sta però causando qualche grattacapo a questa moderna Arca di Noé.
Scavato nel cuore di una montagna dell’arcipelago norvegese, dove si trovano le terre abitate più a nord del pianeta, il ‘caveau’ è stato pensato per resistere al tempo e sopravvivere a eventuali catastrofi e disastri naturali.
“Come il back-up di un computer”
All’interno di questa struttura, nel gelo del permafrost, sono conservate semenze provenienti dai quattro angoli della Terra. Circa un milione.
Nel mondo esistono diverse banche genetiche. In Svizzera, ad esempio, i semi sono conservati all’istituto Agroscope di Changins. Il centro norvegese rappresenta una sorta di ulteriore disco di salvaguardia per il patrimonio biologico.
“Le banche genetiche perdono i semi per via delle guerre, come ad Aleppo, in Siria. Quindi è importante tenerli in un paio di posti in più, per avere una copia di sicurezza. È come il back-up di un computer”, spiega alla Radiotelevisione svizzera Asmund Asdal, direttore del Global Seed Vault.
Il reportage della RSI da Svalbard:
Infiltrazioni d’acqua
Da qualche tempo, il deposito delle Svalbard si confronta però con una sfida maggiore. Il riscaldamento climatico è particolarmente acuto in queste regioni. “L’Artico si riscalda due volte più rapidamente rispetto al resto del mondo. Ma qui, durante gli ultimi trent’anni, la temperatura media invernale è salita di oltre dieci gradi”, afferma Kim Holmen, direttore del Norwegian Polar Institute.
L’anno scorso, all’interno della struttura sono state constatate delle infiltrazioni d’acqua. Un primo segnale d’allarme che ha spinto i responsabili del centro a costruire un nuovo tunnel di cemento armato impermeabile.
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