La polizia tedesca ha arrestato giovedì tre persone di origini algerine sospettate di avere legami con l’autoproclamato Stato islamico. Secondo i media locali i tre stavano pianificando un attentato a Berlino. Nonostante gli arresti, però, la minaccia non può essere ancora scongiurata.
La polizia era alla ricerca di quattro persone, ma solo tre sono finite in manette. L’operazione antiterrorismo è scattata questa mattina all’alba dopo un’allerta atttentati. Centinaia di agenti hanno condotto perquisizioni a Berlino, nel Nord Reno-Westfalia e nella Bassa Sassonia.
I quattro ricercati sono sospettati di avere legami con l’autoproclamato Stato islamico e si presume che stessero pianificando un attacco terroristico. Le tre persone arrestate sono due uomini e una donna, tutti di origine algerina.
Uno di essi, ricercato anche dalle autorità algerine, sarebbe stato addestrato militarmente in Siria. Un arresto sarebbe avvenuto in un centro per migranti.
Secondo i media locali, i presunti terroristi volevano colpire Berlino. Si parla della centralissima Alexanderplatz, ma anche del check point Charlie, storico posto di blocco tra le due Germanie, divenuto oggi una delle principali mete turistiche nella capitale.
La polizia non conferma e non rilascia informazioni. Si limita a dire che da tempo sta seguendo una pista su un possibile attacco terroristico, ma dice di non avere alcuna informazione sugli obiettivi. Le indagini dovranno verificare inoltre se gli arrestati abbiano avuto dei legami con gli attentatori di Parigi.
È dal 13 novembre che la Germania vive nella paura di un attacco terroristico. Una minaccia che non può ancora essere scongiurata, nonostante gli arresti di oggi.
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