Biccari, in Provincia di Foggia, non è più un comune montano, secondo quanto prescrive la legge di stabilità appena approvata dal Governo Renzi, perché il Municipio si trova sotto la nuova soglia di 600 metri di altitudine e il sindaco Gianfilippo Mignogna cosa fa? Sposta la casa comunale nel rifugio a 900 metri, in riva al Lago Pescara dove martedì scorso si è riunita la giunta con tanto di gonfalone, scrivania e ritratto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Per il momento si tratta più che altro di una provocazione ma testimonia la grande preoccupazione che suscita la perdita dei privilegi generati dallo status di comune montano. Il tutto, tradotto in cifre, significa una vera e propria stangata che da un lato impone ai proprietari di terreni agricoli, finora esentati, di pagare entro il 15 dicembre l’IMU, dall’altro obbliga il comune a coprire mancati trasferimenti da Roma per l’equivalente di 260’000 euro. Ce n’è abbastanza insomma per alzare da 450 a 900 metri di altitudine la casa comunale.
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