Biden trionfa nel Super Tuesday, a Sanders la California
Risorge Joe Biden, che molti davano ormai per spacciato, Bernie Sanders arranca e Michael Bloomberg esce probabilmente di scena alla sua prima vera apparizione.
È questo l’esito che sta profilandosi del “Super Tuesday”, atteso appuntamento delle primarie democratiche che segna una svolta nella corsa per la Casa Bianca. La base dem di 14 Stati americani, tra cui i due più popolosi (California e Texas), era infatti chiamata a eleggere quasi il 40 per cento dei delegati alla convention che si terrà in luglio a Milwaukee.
L’ex vicepresidente di Barack Obama, reduce dall’affermazione di sabato in Carolina del Sud grazie all’importante appoggio dell’elettorato afroamericano, è dato in testa in parecchi Stati meridionali secondo le proiezioni diffuse dai canali televisivi, e si sarebbe aggiudicato Virginia, Carolina del Nord, Alabama, Oklahoma, Arkansas, Minnesota, Massachusetts, Tennessee e, con uno scarto assai ridotto, il Texas.
Il servizio del TG:
Il suo avversario diretto, Bernie Sanders, si affermerebbe in California, Colorado e Vermont. Il senatore 78enne, dato per favorito tra i democratici fino a una settimana fa, non sembra però preoccupato più di quel tanto dalla crescita di Joe Biden e ai suoi entusiasti sostenitori riunirti a Essex Junction (Vermont) ha detto di avere “fiducia assoluta di vincere le primarie e di battere il presidente più pericoloso della storia di questo paese”.
L’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, che ha disertato finora le prime quattro tappe delle primarie, preferendo puntare su costose campagne pubblicitarie, resta distanziato e sembra difficile un suo recupero nei confronti dei due principali contendenti. “Ho bisogno del vostro aiuto e dei vostri voti”, ha affermato a West Palm Beach (Florida) il plurimiliardario, su cui si stanno infittendo le voci riguardanti un suo imminente ritiro.
Fuori dai giochi sembra ormai anche Elisabeth Warren, surclassata dall’altro esponente della sinistra del partito Bernie Sanders e sconfitta anche nel suo collegio senatoriale del Massachusetts. Hanno nel frattempo già gettato la spugna altri tre concorrenti: Pete Buttigieg, Amy Klobuchar e Beto O’Rourke.
Intanto lo staff di Bernie Sanders critica l’appoggio degli ex candidati in favore di Joe Biden, denunciando le manovre del Partito democratico, impaurito da possibili derive a sinistra, per bloccare il senatore del Vermont che si è più volte definito socialista. “L’establishment voleva nel 2016 un candidato moderato e l’hanno avuto (Hillary Clinton) e sapete cosa abbiamo ottenuto? Donald Trump”, ha sarcasticamente sostenuto il consigliere di Sanders, Jeff Weaver.
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