Bye-bye USA, le Filippine si alleano con la Cina
Il presidente-sceriffo Rodrigo Duterte lancia la sfida annunciando la separazione dagli Stati Uniti: "Pechino è l'unica speranza per lo sviluppo per le Filippine"
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Filippine, addio agli USA
Rodrigo Duterte ha annunciato la “separazione” delle Filippine dagli Stati Uniti, il suo alleato di più lunga data. A Pechino, nella prima visita di Stato fuori dai Paesi Asean, il presidente, promotore della “lotta dura alla droga”, ha lanciato la sua sfida e non ha deluso le attese della leadership cinese sulla “nuova primavera dei rapporti bilaterali, pur con l’inverno alle porte”.
Dopo i tempestosi anni della presidenza di Benigno Aquino, sfociati nell’azione dinanzi alla Corte arbitrale dell’Aja sulla disputa territoriale nel mar Cinese meridionale e conclusasi a luglio con la sentenza pro Manila, Filippine e Cina sono come “fratelli di sangue”, nelle parole del presidente Xi Jinping, aspirando alla cooperazione reciproca, pur tra alti e bassi.
Duterte, partecipando al forum Cina-Filippine dedicato al business, ha colto l’occasione “per annunciare la separazione dagli Stati Uniti, sia militare sia economico. Mi sono separato da loro, così ora dipenderò solo da voi per tutto il tempo”, ha aggiunto, osservando che – di conseguenza – i problemi economici delle Filippine saranno della Cina. “Ma non vi preoccupate: vi aiuteremo come voi aiuterete noi”, ha proseguito strappando un lungo applauso e risate alla platea folta, comprensiva di una delegazione di oltre 400 imprenditori filippini.
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