Infantino rieletto alla presidenza della Fifa
Come da pronostico, Gianni Infantino è stato rieletto presidente della Federazione internazionale di calcio (Fifa). Resterà in carica per i prossimi quattro anni, fino al 2023.
La rielezione del 49enne italo-svizzero è avvenuta per acclamazione dai 211 membri del Congresso della Fifa in corso a Parigi. Infantino era l’unico candidato alla sua successione.
L’italo-svizzero è stato eletto per la prima volta alla presidenza della Fifa nel febbraio 2016 per completare il mandato del suo predecessore Sepp Blatter.
“Questi ultimi tre anni non sono stati perfetti”, ha detto un commosso Infantino, “ho fatto errori e ho cercato di migliorare le cose. Ma oggi in questo giorno di elezione non si parla di crisi, di scandali o di corruzione. Parliamo di un’organizzazione che parla di calcio e che oggi è sinonimo di credibilità, fiducia e integrità, si è felicitato.
L’elezione avviene a due giorni dall’inizio della coppa del mondo di calcio femminile che sarà “la migliore edizione della storia”, secondo il presidente Fifa.
Platini: “Nessuna legittimità”
La sua nomina non è però avvenuta in un’atmosfera priva di polemiche. Lunedì, l’ex numero uno della FIFA Michel platini, aveva indirizzato pesanti critiche nei confronti di Infantino.
“È un buon giurista, un ottimo segretario generale ma non ha nessuna legittimità, non è credibile come presidente della Fifa”.
Infantino, ha detto Platini, “ha vomitato per 10 anni sulla Fifa. Quando dico ‘vomitato’ esagero un po’, ma tutti sanno che criticava in continuazione la Fifa. Come può venire a promuovere il calcio femminile mentre lo ha sempre preso in giro? Non ci ha mai creduto”.
Platini ha parlato anche a di un quarto incontro, ancora non emerso, tra Infatino e il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber. Questi ne avrebbero ammessi due e un terzo di cui hanno detto di non ricordarsi. Questi incontri hanno fatto molto discutere e sono valsi a Lauber l’apertura di un inchiesta disciplinare nei suoi confronti.
“So che Infantino – ha detto Platini – ha visto Michael Lauber nel luglio 2015, ma potrebbero aver parlato di un’ammenda… sono tutti amici, fra Zurigo e Berna”.
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