Protesta dei gilet gialli, scontri, feriti e un morto
Le manifestazioni contro il caro-carburante, sabato in Francia, sono state più consistenti del previsto. Una dimostrante è morta e si contano oltre 200 feriti in numerosi incidenti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 17.11.2018)
La mobilitazione dei “gilet gialli” -dai giubbini catarifrangenti che è obbligatorio tenere in auto, indossati dagli esponenti del neonato movimento- ha portato in strada oltre 282’000 manifestanti attivi, secondo le cifre riferite dal capo della polizia al ministro dell’Interno francese Castaner.
Blocchi “filtranti”
La protesta -costituita da oltre 2’000 blocchi stradali contro i 1’500 previsti- è cominciata tragicamente: una manifestante è stata investita a morte a Pont-de-Beauvoisin, in Savoia, da un’automobilista che, incappata nei disordini, è stata presa dal panico.
Contenuto esterno
Il bilancio, aggiornato in serata, parla anche di 227 feriti, dei quali sei gravi. La polizia ha effettuato 117 fermi, di cui 73 confermati.
Scontri con la polizia
Per sgomberare alcune decine di dimostranti che bloccavano l’accesso al traforo del Monte Bianco, sono stati lanciati nel pomeriggio gas lacrimogeni a poche centinaia di metri dall’ingresso del tunnel.
L’azione -scattata dopo qualche ora di raduno, quando il blocco filtrante è diventato totale- ha provocato proteste e panico tra i manifestanti.
Contenuto esterno
Un gruppo di gilet gialli avvicinatosi all’Eliseo è stato respinto dalla polizia in assetto antisommossa. Anche qui, dal fondo della via dove sorge il palazzo presidenziale, sono stati lanciati dalle forze dell’ordine alcuni gas lacrimogeni.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Un fedelissimo di Macron agli interni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Martedì mattina, come preannunciato, l'Eliseo ha comunicato la nuova composizione del Governo guidato da Edouard Philippe.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il ministro degli interni Gérard Collomb sarà infatti ascoltato lunedì prossimo da una commissione dell’Assemblea nazionale, dotata di poteri d’inchiesta sulla vicenda. L’audizione del ministro sarà pubblica. Sono stati intanto sottoposti a fermo i 3 poliziotti coinvolti nella vicenda e già sospesi dal servizio per aver trasmesso a Benalla immagini di videosorveglianza che documentano le…
Licenziato l’ex “gorilla” di Macron che picchiò i manifestanti
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Eliseo annuncia peraltro di aver avviato la “procedura di licenziamento” del funzionario di sicurezza, dopo una vera e propria bufera scoppiata in seguito a rivelazioni del quotidiano Le Monde. Benalla, che è stato interrogato in mattinata, il 1° maggio stava assistendo di persona a un’operazione di polizia quando -coperto da un casco delle forze dell’ordine-…
Francia, il “processo alla solidarietà” accende il dibattito
Questo contenuto è stato pubblicato al
Era stata definita “una marcia della solidarietà”. Un corteo composto da un centinaio di persone. Militanti anti-fascisti, No-Tav, sostenitori del gruppo “Briser les frontières” e una trentina di migranti. Lo scorso 22 aprile partono dall’Italia alla volta di Briançon, in Francia. C’è qualche tensione alla frontiera ma il gruppo raggiunge la cittadina dopo aver attraversato il passo del…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli aiuti dell'Agenzia dell'ONU per i rifugiati ostacolano l'integrazione dei palestinesi, che ormai da anni vivono nei campi in Giordania e Libano.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La manifestazione, partita in un clima festivo e di scherno nei confronti del capo dello Stato, ha registrato in realtà anche attimi di paura, quando in piazza della Bastiglia una cinquantina di individui col volto coperto ha preso d’assalto un furgone di Radio France. Dopo la rottura dei finestrini, un fumogeno è stato lanciato all’interno del…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.