Catturato Abrini, era ricercato per gli attentati di Parigi
Il complice di Salah secondo i media sarebbe l'uomo col cappello fotografato prima della strage all'aeroporto di Bruxelles
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Importanti sviluppi nell’inchiesta sugli attentati di Parigi del 13 novembre. La polizia ha catturato Mohamed Abrini, il super ricercato immortalato da una videocamera insieme ad Abdeslam Salah lo scorso 11 novembre sulla Clio nera utilizzata due giorni dopo dai terroristi nelle stragi allo Stade de France e al teatro Bataclan. E vi sarebbero stati altri arresti tra fiancheggiatori e complici dei jihadisti europei.
Ma c’è di più: secondo quanto riferisce la televisione belga VRT Abrini sarebbe il misterioso uomo con il cappello fotografato il 22 marzo all’aeroporto Zaventem di Bruxelles in compagnia di Ibrahim El Bakraoui et Najim Laachraoui, i due kamikaze che si sono fatti esplodere nell’area delle partenze dello scalo.
Il 31enne, proveniente dal comune ad alta densità maghrebina di Molenbeek, alla periferia di Bruxelles, e tornato recentemente dalla Siria, avrebbe acquistato nel centro commerciale City2 della capitale belga le due valigie che sono state poi riempite di esplosivo dai jihadisti. Da parte sua la Procura federale belga ha confermato la notizia di diversi arresti connessi con l’inchiesta sugli attentati all’aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles ma non ha comunicato i nomi dei fermati.
Intanto, a Ginevra si è conclusa la Conferenza internazionale per la prevenzione dell’estremismo violento. Si è parlato di repressione, ma anche e soprattutto di prevenzione, la cui importanza è stata sottolineata sia dal segretario dell’Onu Ban Ki Moon sia dal consigliere federale Didier Burkhalter.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Attacco terroristico a Bruxelles, più di 30 morti e centinaia di feriti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Martedì mattina a Bruxelles, una serie di esplosioni ha causato un bilancio ancora provvisorio di almeno 26 morti e decine di feriti. La procura federale parla apertamente di attacco terroristico. Nello specifico, due esplosioni si sono verificate poco dopo le 8.00 nella hall Partenze dell’aeroporto di Bruxelles-Zaventem. Un terza bomba inesplosa è stata trovata e…
Questo contenuto è stato pubblicato al
E’ stato arrestato un terzo uomo per gli attacchi di martedì all’aeroporto di Bruxelles. Sarebbe stato identificato con il nome di Najim Laachraoui e sarebbe l’artificiere del commando, come pure quello degli attentati di Parigi. Sono stati identificati anche i due kamikaze responsabili della strage. Si tratta di due fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nella notte di venerdì, a Bruxelles, sono state arrestate 6 persone nell’ambito dell’inchiesta sul duplice attentato di martedì. Secondo la radio belga ci sarebbe anche un settimo fermo, forse il più importante, dell’uomo che appare accanto a Khalid el Bakraoui nelle immagini di sorveglianza della metro. Nella capitale belga, intanto, è atterrato il segretario di…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ad una settimana dall’attentato, il dolore non si stempera e con la stessa intensità ci si continua a porre molte domande. Una fra tutte: chi è il terzo uomo, quell’uomo col cappello mostrato nei video della sorveglianza dell’aeroporto di Zaventem? Lo scalo dell’aeroporto nel frattempo sta testando la sicurezza e la tenuta della struttura danneggiata…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia belga ha condotto nuove operazioni antiterrorismo nei sobborghi di Bruxelles. Diverse persone sono state arrestate, arresti forse decisivi per smantellare la rete jihadista responsabile delle stragi di martedì. Diversi i blitz, iniziati la scorsa notte e continuati in giornata, anche sulla base delle informazioni raccolte dagli inquirenti francesi. Nella capitale belga è intanto…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.