Impresa storica in Antartide
Lo statunitense Colin O'Brady ha terminato mercoledì la prima traversata dell'Antartide in solitaria senza aiuti o assistenza. Ha percorso quasi 1'600 chilometri in 54 giorni.
L’ex atleta professionista era seguito tramite Gps e i dettagli della sua avventura erano pubblicati giornalmente sul suo sitoCollegamento esterno. Equipaggiato con sci di fondo e una slitta sulla quale ha trasportato provviste e materiale. Alla partenza pesava 180 chilogrammi.
La traversata era già stata compiuta a cavallo tra il 1996 e il 1997 dal norvegese Borge Ousland che si era però servito di un parfoil (l’aquilone usato, ad esempio, da chi pratica il kitesurf). Altri avventurieri hanno dovuto essere invece riforniti lungo la strada, altri ancora hanno fatto marcia indietro. Nel 2016 il colonnello britannico Henry Worsley è morto tentando l’impresa.
Colin O’Brady era partito il 3 novembre assieme al militare britannico Louis Rudd, ma i due hanno continuato separatamente. Benché Rudd sia stato in testa per un certo tempo, è stato lo statunitense ad arrivare prima.
Rudd si trova a un giorno o due dalla meta.
O’Brady ha deciso, mentre faceva colazione il giorno di Natale, di coprire gli ultimi 125 chilometri in una sola volta. “Mentre stavo facendo bollire l’acqua per il porridge, mi sono domandato: potrei riuscire a spingermi in un solo colpo fino alla fine?”, ha scritto su Instagram.
“Mentre mi allacciavo gli scarponi, questo piano impossibile era diventato un obiettivo concreto”. 32 ore più tardi, senza dormire neanche un momento, è arrivato a destinazione.
Non è il primo record per O’Brady che nel 2016 aveva scalato le cime più alte di tutti i continenti in 132 giorni diventando il più veloce scalatore delle “sette vette”.
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