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Presidenziali ucraine, il favorito è Zelensky

Immagine di un uomo stampata su cartone e ritagliata, installata nel centro di una piazza
Vlamidir Zelensky -qui su un cartonato nel centro di Kiev- è in testa ai sondaggi. Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved.

In Ucraina si vota domenica per scegliere il nuovo presidente. Stando agli ultimi sondaggi diffusi prima del silenzio elettorale, il comico Vladimir Zelensky resta in testa con il 28% dei favori, seguito da Yulia Timoshenko (18,7%) e dal presidente in carica Petro Poroshenko (16,5%).

Il sorpasso dell’ex premier e zarina del gas (in campo col suo partito Patria, schierato su posizioni populiste) è avvenuto prima che la Commissione centrale esortasse i candidati in lizza, 39, a interrompere la campagna.

Il silenzio elettorale che è stato, in qualche modo, aggirato: il canale “1+1” ha trasmesso nella giornata di sabato una maratona degli spettacoli del comico-candidato Zelensky.

“Contro corruzione e ineguaglianza”

La star della serie tv ‘Servo del popolo’ si propone come candidato anti-sistema, opposto alla classe politico-imprenditoriale che ha dominato il Paese dall’indipendenza del 1991, di cui Timoshenko e Poroshenko fanno parte.

Per la verità, Zelensky non ne è del tutto lontano: anni di TV e la casa di produzione Kyartal 95 lo hanno reso ricco. È inoltre sostenuto da Igor Kolomoyski, miliardario in esilio finito sotto accusa per un’enorme fronde bancaria.

Nei suoi comizi-spettacolo, però, promette di scegliere il nuovo governo di concerto coi cittadini, e un taglio netto alla corruzione e all’ineguaglianza.

“La scelta è tra me e Putin”

Poroshenko, da parte sua, ha mobilitato l’elettorato patriottico ed esorta a un voto utile, ponendosi come unico capace di arginare la pressione russa e mantenere l’Ucraina ancorata all’Occidente.

Zelensky, al contrario, si è detto disposto a trattare con Putin, a patto di avere UE e USA come “testimoni”.

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I seggi in Ucraina saranno aperti domenica dalle 8 alle 20 ora locale (dalle 7 alle 19 in Europa centrale). L’elezione del presidente è a doppio turno: se nessuno dei candidati totalizza il 50% dei voti, si va al ballottaggio (previsto per il 21 aprile). Gli aventi diritto sono oltre 35 milioni.

I detrattori di Poroshenko, specie nel campo filorusso, hanno già accusato il presidente di aver messo le mani sul processo elettorale e che tenterà di falsare il voto attraverso i brogli.

Zelensky ha minacciato di non riconoscerne l’esito se vi saranno notizie d’irregolarità. Timoshenko ha invece rassicurato: “non ci sarà un nuovo Maidan come dicono alcuni”.

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