Presidenziali ucraine, il favorito è Zelensky
In Ucraina si vota domenica per scegliere il nuovo presidente. Stando agli ultimi sondaggi diffusi prima del silenzio elettorale, il comico Vladimir Zelensky resta in testa con il 28% dei favori, seguito da Yulia Timoshenko (18,7%) e dal presidente in carica Petro Poroshenko (16,5%).
Il sorpasso dell’ex premier e zarina del gas (in campo col suo partito Patria, schierato su posizioni populiste) è avvenuto prima che la Commissione centrale esortasse i candidati in lizza, 39, a interrompere la campagna.
Il silenzio elettorale che è stato, in qualche modo, aggirato: il canale “1+1” ha trasmesso nella giornata di sabato una maratona degli spettacoli del comico-candidato Zelensky.
“Contro corruzione e ineguaglianza”
La star della serie tv ‘Servo del popolo’ si propone come candidato anti-sistema, opposto alla classe politico-imprenditoriale che ha dominato il Paese dall’indipendenza del 1991, di cui Timoshenko e Poroshenko fanno parte.
Per la verità, Zelensky non ne è del tutto lontano: anni di TV e la casa di produzione Kyartal 95 lo hanno reso ricco. È inoltre sostenuto da Igor Kolomoyski, miliardario in esilio finito sotto accusa per un’enorme fronde bancaria.
Nei suoi comizi-spettacolo, però, promette di scegliere il nuovo governo di concerto coi cittadini, e un taglio netto alla corruzione e all’ineguaglianza.
“La scelta è tra me e Putin”
Poroshenko, da parte sua, ha mobilitato l’elettorato patriottico ed esorta a un voto utile, ponendosi come unico capace di arginare la pressione russa e mantenere l’Ucraina ancorata all’Occidente.
Zelensky, al contrario, si è detto disposto a trattare con Putin, a patto di avere UE e USA come “testimoni”.
I seggi in Ucraina saranno aperti domenica dalle 8 alle 20 ora locale (dalle 7 alle 19 in Europa centrale). L’elezione del presidente è a doppio turno: se nessuno dei candidati totalizza il 50% dei voti, si va al ballottaggio (previsto per il 21 aprile). Gli aventi diritto sono oltre 35 milioni.
I detrattori di Poroshenko, specie nel campo filorusso, hanno già accusato il presidente di aver messo le mani sul processo elettorale e che tenterà di falsare il voto attraverso i brogli.
Zelensky ha minacciato di non riconoscerne l’esito se vi saranno notizie d’irregolarità. Timoshenko ha invece rassicurato: “non ci sarà un nuovo Maidan come dicono alcuni”.
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