La Francia ha reso omaggio venerdì alle persone uccise quattro anni fa durante e in seguito all'attentato alla redazione di Charlie Hebdo. Nel servizio, incontro con la giornalista e scrittrice Zineb El Rhazoui, firma della rivista satirica, che dal giorno dell'attacco vive sotto scorta.
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tvsvizzera.it/zz con ats/Zz con RSI (Tg del 07.01.2019)
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Sono le 11:30 del 7 gennaio 2015 quando un gruppo di uomini armati si infiltra nella sede della rivista satirica Charlie Hebdo, a Parigi. Sparano all’impazzata al grido di “Allah è grande”, uccidendo 12 persone. Un poliziotto fu ucciso durante la loro fuga e altri 4 morirono in un negozio di alimentari kosher dove un complice degli attentatori si era barricato prendendo i presenti in ostaggio.
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È stato il primo di diversi attacchi di matrice terroristica avvenuti in Francia, che rimane sempre in stato di allerta.
“Coloro che sono stati vigliaccamente attaccati a Charlie Hebdo, già quattro anni fa, combattevano la libertà d’espressione e quindi la Repubblica”.
Lo ha scritto scrive in un tweet il presidente francese, Emmanuel Macron, nel giorno in cui la Francia commemora le vittime dell’attacco terroristico che, il 7 gennaio del 2015, causò la morte di 11 persone nella redazione del giornale e un poliziotto.
“La Repubblica è sempre qui, e la libertà d’espressione è più forte che mai. Non dimentichiamo coloro che l’hanno pagata con la loro vita”, ha aggiunto.
Commosso messaggio anche dell’ex presidente, François Hollande: “Quattro anni dopo, mi ricordo di quelle terribili giornate di gennaio, quando la nostra Repubblica, i nostri valori, la nostra libertà furono colpiti”, ha dichiarato rivolgendo un messaggio di cordoglio a tutte le vittime degli attacchi.
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