Zurigo al graffitaro: “Un quadro e non se ne parla più”
Un braccio di ferro tra lo sprayer di Zurigo Harald Naegeli e le autorità cittadine si è concluso martedì con un accordo extragiudiziale. L'artista ha offerto un suo quadro alla città e quest'ultima ha ritirato la denuncia nei confronti del 78enne, considerato uno dei pionieri della street art.
Harald Naegeli è riuscito a evitare un procedimento penale e una richiesta di risarcimento.
A denunciare l’artista era stata l’azienda cittadina per lo smaltimento dei rifiuti ERZ, che aveva sostenuto costi di 9’200 franchi per ripulire 25 graffiti comparsi fra il 2012 e il 2013 in vari punti della città.
Nel processo svoltosi nell’ottobre scorso davanti a un tribunale distrettuale il ministero pubblico aveva chiesto una multa di 10’000 franchi e una pena pecuniaria pari a 189’000 franchi (270 aliquote di 700 franchi). Naegeli aveva accusato la procura di voler distruggere o rendere invisibili opere d’arte realizzate nello spazio pubblico.
Ma l’imputato aveva creato arte o imbrattato muri? Il giudice non aveva deciso sulla questione e aveva invitato l’avvocato della difesa a contattare i responsabili di ERZ per sedersi a un tavolo e cercare un accordo. Se l’azienda dei rifiuti avesse ritirato la sua denuncia anche il processo poteva essere archiviato, aveva spiegato il giudice.
Ed è quanto è successo. Martedì Naegeli ha portato un suo quadro al municipale Filippo Leutenegger, responsabile del dicastero costruzioni. “Abbiamo avuto intensi colloqui per poi trovare una soluzione creativa”, ha affermato l’esponente del Partito liberale radicale, ex parlamentare. “La città riceve un’opera d’arte e in cambio rinunciamo alle nostre pretese”. Il giudice distrettuale sarà informato oggi stesso.
Da parte sua il pioniere della street art si è definito un utopista. “Portare l’utopia negli spazi esterni, questa è la mia arte”, ha spiegato Naegeli. Leutenegger si è dimostrato parte di questa utopia, ha aggiunto. In un articolo di giornale aveva in effetti parlato di “approccio volutamente anarchico” dell’ormai anziano artista.
Una carriera artistica rocambolesca
Harald Naegeli si fece conoscere negli anni ’70 per i graffiti filiformi disegnati con una bomboletta spray su muri e monumenti di Zurigo. Lo sprayer rimase a lungo ignoto, nonostante una taglia sulla sua testa, fino a quando nel 1979 fu colto sul fatto da un poliziotto e arrestato.
Condannato nel 1981 a una multa e a nove mesi di prigione da scontare, Harald Naegeli si rifugiò in Germania, ma in seguito a un mandato d’arresto internazionale si consegnò alle autorità svizzere. Nel 1984, dopo aver scontato sei mesi di carcere, non sentendosi compreso a Zurigo tornò in esilio a Düsseldorf.
I disegni dello sprayer hanno trovato molti estimatori, soprattutto in Germania. I suoi lavori – che si prestano a varie letture – hanno in particolare entusiasmato artisti come Joseph Beuys e politici quali Willy Brandt.
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