La Cina commemora le vittime e i caduti
La Cina si è fermata sabato tre minuti per onorare la memoria delle oltre 3'300 vittime del nuovo coronavirus e i primi 14 'caduti' che hanno sacrificato la loro vita nella lotta contro la pandemia nella provincia di Hubei. L'intero Paese si è raccolto in silenzio alle 10 ora della capitale, le 4 di mattina in Svizzera, e nell'aria sono risuonate solo sirene e clacson di auto.
Il presidente XI Jinping e i vertici del Partito comunista e del governo hanno tenuto una cerimonia allo Zhongnanhai, il complesso di edifici vicino alla Città proibita a Pechino che ospita la leadership cinese.
Tutti con un fiore bianco sul petto, hanno sostato in raccoglimento davanti alla bandiera nazionale a mezz’asta.
I caduti sono medici, infermieri e poliziotti, tra cui Li Wenliang, l’oculista di 34 anni morto il 7 febbraio dopo aver contratto il virus e tra i primi ad intuire un collegamento tra le polmoniti anomale di Wuhan e la Sars del 2003. Invece di essere ascoltato, fu redarguito dalla polizia locale per “diffusione di false informazioni su Internet”, finendo per avere una riabilitazione postuma sulla spinta di un’indignazione rimbalzata proprio sul web.
Il Ministero della pubblica sicurezza ha intanto dichiarato che 60 agenti e 35 ausiliari di polizia sono morti in servizio dall’inizio dell’epidemia. Avevano lavorato in prima linea nella lotta contro il coronavirus, ha precisato il ministero, rintracciando pazienti positivi e i loro contatti stretti, o indagando su truffe legate a forniture di materiale sanitario anti-virus.
Solidale con NY
Notizia di sabato, la Cina ha inviato a New York un migliaio di respiratori per gli ospedali della città. Lo ha reso noto il governatore dello Stato Andrew Cuomo, che nei giorni scorsi ha fortemente polemizzato col presidente statunitense Donald Trump chiedendo al governo federale i dispositivi necessari ad affrontare l’enorme emergenza vissuta dalla Grande Mela, epicentro dell’epidemia in America.
Quanto alla Cina, venerdì ha registrato 19 nuovi contagi da SARS-Cov-2 dei quali 18 importati e uno relativo all’Hubei, la provincia epicentro della pandemia. I nuovi asintomatici sono 64 di cui 26 importati. Nel complesso, indica la Commissione sanitaria nazionale, i casi sotto osservazione sono 1030 di cui 239 provenienti dall’estero.
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