Wuhan un anno dopo e la verità sui contagi
Potrebbero essere stati quasi 500'000 i contagiati da nuovo coronavirus nella città cinese di Wuhan, ovvero dieci volte di più del numero ufficiale di casi, fermo poco sopra i 50'000. Lo rivela uno studio del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (China CDC) citato da CNN. Intanto, a un anno dalla prima segnalazione di una "misteriosa polmonite", nella città considerata epicentro della pandemia resta più di uno strascico. Reportage.
Su un campione di 34’000 abitanti di Wuhan, il CDC -organizzazione governativa di salute pubblica, subordinata alla Commissione nazionale di sanità- ha rilevato un’incidenza di presenza di anticorpi del 4,43%. La città ha una popolazione di 11 milioni di persone. Da qui la stima. In altre città della regione di Hubei il tasso è dello 0,44%.
Tutto questo mentre un’esposizione di 9’000 metri quadri ripercorre le tappe della crisi. Dipingendo la lotta all’epidemia e la rapida ripresa di Wuhan come una storia di successo. Di errori delle autorità non vi è traccia.
Una versione dissonante dal vissuto di Zhang Hai, un uomo che lo scorso gennaio accompagnò il padre a Wuhan per un intervento chirurgico di routine, e non poté mai riportarlo a casa poiché morì di Covid-19. Zhang si ritiene vittima di una mancata informazione. Ma il suo tentativo di trascinare in tribunale le autorità locali è fallito, e la polizia lo sorveglia.
E poi c’è la crisi economica. Tutt’altro che svanita, fa capire il titolare di un pastificio (Wuhan è celebre in tutta la Cina per i suoi spaghetti). Il quale però, quando sente i suoi clienti discutere, si guarda bene dal prendere posizione critiche verso il governo: “Wuhan migliora di giorno in giorno e voglio dire a tutti di rallegrarsene”, conclude.
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 29.12.2020)
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