Il caso dei due studenti, figli di un imam, che a Basilea si sono rifiutati di stringere la mano alla loro insegnante poiché ciò contrasterebbe con la fede islamica, ha riproposto il tema della necessità di corsi di formazione per le guide spirituali attive nella Confederazione. Didattica che invece esiste già nella vicina Germania, come riferito nel nostro servizio a Osnabrück, dove dal 2012 l’Istituto di teologia musulmana della locale università ha creato un corso sull’islamismo rapportato alla società tedesca.
Le lezioni, cui partecipano anche imam, si incentrano anche sulla Costituzione della Repubblica federale, sui diritti fondamentali e sul ruolo della donna nella cultura occidentale. Il vantaggio di questi corsi, che sono stati rifinanziati dal governo per altri 5 anni in ragione del loro successo, è dato dal fatto che favoriscono una maggiore integrazione dei musulmani e prevengono la radicalizzazione soprattutto dei giovani attratti dalle correnti salafite che si sono diffuse negli ultimi decenni nel mondo islamico.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Il Consiglio centrale islamico svizzero sotto accusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
La procura federale ha avviato un procedimento penale contro un membro di direzione del Consiglio centrale islamico svizzero per violazione della Legge federale che vieta Al-Qaida e lo Stato islamico. Il 24enne, tedesco, in ottobre era stato in Siria per girare una sorta di documentario nel quale diversi jihadisti di spicco illustrano le loro idee,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo gli attentati che hanno scosso la Francia in tutta Europa ci si interroga sui cattivi maestri che avviano sulla strada del terrorismo giovani musulmani nati nei paesi occidentali sulla strada del terrorismo. In particolare si inizia a mettere in discussione la figura di certi Imam che incitano all’odio e alla guerra santa. Per impedire…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Proprio non piace all’UDC friburghese il centro islam e società aperto dall’Università di Friburgo. Dopo aver tentato di bloccarlo con un atto parlamentare, adesso il partito ci prova con un’iniziativa popolare. Iniziativa che se venisse accettata però, dice il rettore dell’ateneo, metterebbe a repentaglio l’autonomia dell’intero mondo accademico svizzero. E proprio per questo c’e’ chi…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.