Il caso dei due studenti, figli di un imam, che a Basilea si sono rifiutati di stringere la mano alla loro insegnante poiché ciò contrasterebbe con la fede islamica, ha riproposto il tema della necessità di corsi di formazione per le guide spirituali attive nella Confederazione. Didattica che invece esiste già nella vicina Germania, come riferito nel nostro servizio a Osnabrück, dove dal 2012 l’Istituto di teologia musulmana della locale università ha creato un corso sull’islamismo rapportato alla società tedesca.
Le lezioni, cui partecipano anche imam, si incentrano anche sulla Costituzione della Repubblica federale, sui diritti fondamentali e sul ruolo della donna nella cultura occidentale. Il vantaggio di questi corsi, che sono stati rifinanziati dal governo per altri 5 anni in ragione del loro successo, è dato dal fatto che favoriscono una maggiore integrazione dei musulmani e prevengono la radicalizzazione soprattutto dei giovani attratti dalle correnti salafite che si sono diffuse negli ultimi decenni nel mondo islamico.
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