Costa Concordia, Domnica chiede la verità
La ragazza moldava lunedì ha mandato un ultimatum a Schettino: "Racconta la verità, altrimenti parlo io"
La notte del disastro del Giglio in plancia di comando c’era Domnica Cemortan con Francesco Schettino. E’ l’unica cosa certa.
La ragazza moldava ha mandato un ultimatum al comandante: “Racconta la verità, altrimenti parlo io”. Domnica ha affidato a Facebook il suo sfogo e ha continuato: “Ti do sei giorni per dire la verità su quello che è successo immediatamente dopo aver dato l’annuncio di abbandono della nave. Solo sei giorni!”
Il “post” scritto inglese è già stato rimosso.
Il 13 gennaio del 2012 Domnica era con Schettino. La ex collaboratrice della Costa Concordia ha ammesso di aver avuto una relazione con il comandante e ha raccontato in aula la sua versione: Mi sono imbarcata sulla Concordia il 13 gennaio, come passeggero. Conoscevo già Schettino. A cena ho preso un dessert con il capitano, al tavolo c’erano persone che arrivavano e andavano via. Tra queste anche Onorato e Giampedroni. Alla fine mi hanno invitato ad andare a veder l’isola. Sono salita in plancia con Onorato. C’erano tutti gli ufficiali, sono rimasta da una parte. A un certo punto un ufficiale ha sbagliato l’ordine del comandante. Lui lo ha redarguito e ha ripetuto l’ordine. Dopo pochi minuti è successo quello che è successo. Non ho sentito l’impatto ma ho visto le luci di emergenza. Dopo 10 minuti è iniziato l’allarme vocale”.
E l’ultimatum? Staremo a vedere. Scade oggi, 30 settembre.
Gobbs
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