Il vaccino anti-Covid nel mirino degli hacker
Il vaccino anti-Covid di Pfizer-Biontech è stato oggetto di un attacco informatico all'Agenzia europea del farmaco (EMA), cui sono stati rubati documenti legati al preparato. La compagnia farmaceutica statunitense assicura che non c'è stata violazione di dati personali, ma resta l'inquietudine per il fatto che i pirati informatici prendano di mira un bene considerato prioritario a livello mondiale.
La notizia del cyber-attacco è stata comunicata dalla stessa Ema, che ha annunciato la rapida apertura di un’inchiesta in stretta collaborazione con la polizia, senza specificare quando l’attacco è avvenuto né da chi è stato condotto. L’agenzia con sede ad Amsterdam, in questi giorni, sta valutando se dare il via libera ad alcuni vaccini per iniziare le campagne di immunizzazione in Europa.
Dopo alcune ore, è stata la Pfizer a diramare una nota, nella quale conferma che i documenti rubati sono quelli relativi alla richiesta di autorizzazione del proprio vaccino, ma “né il sistema di Biontech né quello di Pfizer sono stati violati in relazione a questo incidente e non siamo a conoscenza di alcun dato personale presumibilmente violato”. La farmaceutica si riserva di intraprendere azioni legali una volta che riceverà maggiori informazioni sull’indagine.
La Pfizer, in partnership con la tedesca Biontech, è la prima azienda farmaceutica occidentale ad avere annunciato la messa a punto di un vaccino anti-Covid efficace. Mercoledì, il Regno Unito ha iniziato la sua campagna di vaccinazione proprio con questo prodotto, approvato giovedì anche dal Canada. All’EMA spetta di dare il via libera per le vaccinazioni in UE, dove diversi governi hanno prenotato milioni di dosi.
L’Interpol, pochi giorni fa, aveva inviato un messaggio di allerta ai suoi 194 Paesi membri, con l’indicazione di prepararsi a “potenziali attività criminali legate alla contraffazione, al furto e alla diffusione illegale di vaccini contro Covid-19 e influenza”. La pandemia, chiarisce l’agenzia internazionale di polizia, ha dato luogo a un’attività criminale “predatoria e opportunistica senza precedenti”. Inclusa la somministrazione di vaccini falsi. L’invito agli Stati è di “garantire la sicurezza della catena di approvvigionamento e identificare i siti web illeciti che vendono prodotti contraffatti”.
In relazione all’attacco hacker all’Agenzia europea del farmaco, resta da capire quale sia l’entità del danno.
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 10.12.2020)
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