Austria, il Parlamento sfiducia il cancelliere Kurz
L'opposizione, sostenuta dal Partito della Libertà, fino a ieri alleato di Kurz, ha adottato una mozione di sfiducia nei confronti del cancelliere Sebastian Kurz.
Lo scandalo Ibizagate, scoppiato dieci giorni fa e che ha causato le dimissioni di tutti i ministri del Partito della Libertà austriaco (FPÖ), ha travolto anche il cancelliere del partito conservatore ÖVP, il 32enne Sebastian Kurz.
Lunedì, infatti, il Parlamento ha adottato una mozione di sfiducia nei suoi confronti. La mozione, presentata dai socialdemocratici, è stata appoggiata anche dall’FPÖ. Assieme, le due formazioni dispongono della maggioranza dei 183 seggi del Legislativo.
Per l’ex leader dell’FPÖ, Heinz-Christian Strache, che ha dato le dimissioni da tutti i suoi mandati in seguito allo scandalo, esigere la partenza del cancelliere era “logico”. La “fiducia è scomparsa”, ha dal canto suo dichiarato il segretario generale del partito Harald Vilimisky.
Una mossa che potrebbe giovare a Kurz
Secondo alcuni analisti, il capo dei conservatori potrebbe in realtà trarre profitto dalle elezioni anticipate previste in settembre. Domenica, infatti, in occasione delle europee l’ÖVP di Kurz ha registrato il miglior risultato mai realizzato da un partito austriaco dall’adesione nel 1995, conquistando il 35% delle preferenze.
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Inoltre, secondo un recente sondaggio, la maggioranza degli austriaci era favorevole a che Kurz rimanesse cancelliere.
I socialdemocratici, in leggero calo al 23,4%, non hanno per contro approfittato delle difficoltà attraversate dal Governo, mentre l’estrema destra ha limitato i danni, subendo una diminuzione di un po’ più di due punti e attestandosi al 17,2%.
Video compromettente
La coalizione ÖVP-FPÖ è implosa dopo la diffusione, il 17 maggio, di un video girato nel 2017 a Ibiza, nel quale si vede Strache pronto a offrire importanti appalti pubblici a una sedicente nipote di un oligarca russo, in cambio di finanziamenti illegali.
La caduta di Strache, che dirigeva l’FPÖ da 14 anni e occupava la carica di vice-cancelliere nella coalizione formata 18 mesi fa, ha portato alle dimissioni di tutti gli altri ministri del partito di estrema destra.
L’analisi dell’inviato della RSI:
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