Guaidò non esclude un intervento militare straniero
L'autoproclamato presidente del Venezuela Juan Guaidò si è detto pronto, se necessario, a chiedere un intervento militare internazionale per obbligare il capo dello Stato Nicolas Maduro a destituirsi. Quest'ultimo ha invece promesso di bloccare gli aiuti umanitari di Washington: "Una trappola avvelenata".
“Faremo tutto il possibile. Il tema è chiaramente controverso, ma facendo uso della nostra sovranità, faremo il necessario”. Sono queste le parole del autoproclamato presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidò durante un’intervista all’agenzia di stampa francese Afp, che gli ha chiesto se, nella sua posizione, sarebbe disposto ad autorizzare l’intervento di una forza straniera.
Maduro dal canto suo non molla: ribadendo il no a nuove elezioni presidenziali, “non sono la priorità del Paese”, ha bollato come uno “show”, una “trappola avvelenata”, l’aiuto umanitario annunciato dagli Stati Uniti.
Secondo il leader chavista, “non esiste in Venezuela una crisi umanitaria”, un tema “fabbricato negli Usa 4 anni fa”. “Non saremo i mendicanti di nessuno”, ha assicurato. Se “vogliono aiutare il popolo venezuelano, Washington liberi il denaro che ci ha bloccato unilateralmente”.
La vicepresidente Delcy Rodriguez è andata oltre, accusando gli Stati Uniti “di non volere il dialogo ma la guerra”, la crisi umanitaria “è la scusa per l’intervento”.
Nel frattempo, gli Stati Uniti e la La Russia, secondo fonti diplomatiche, avrebbero fatto circolare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite due progetti di risoluzione sulla situazione in Venezuela. Due testi diametralmente opposti. Quello americano esprime “il pieno” sostegno all’Assemblea nazionale (presieduta da Guaidò), l’unica istituzione democraticamente eletto” del Venezuela.
Il progetto di risoluzione di Mosca che esprime invece “la preoccupazione per i tentativi di interferire in dossier per loro natura nazionali” e alle minacce di uso della forza contro l’integrità nazionale e l’indipendenza politica” del Venezuela.
Washington, secondo l’agenzia di stampa Reuters che cita un responsabile della Casa Bianca, starebbe inoltre tenendo contatti diretti con membri del regime e dell’esercito venezuelano invitandoli ad abbandonare Maduro e preparando anche sanzioni per aumentare la pressione su di lui.
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