Aumentano le vaccinazione in Austria per evitare il confinamento
Ha avuto un effetto immediato la decisione dell'Austria di impedire, a chi non è immunizzato, di non più accedere a ristoranti, movida, hotel, sport, eventi culturali e a iniziative del tempo libero.
L’esclusione dei no vax dalla vita sociale in Austria ha fatto salire il numero delle vaccinazioni. Da oggi nel Paese i non vaccinati non possono più accedere a ristoranti, movida, parrucchieri, hotel, eventi culturali e neanche agli impianti di risalita.
Inoltre, da oggi la mascherina Ffp2 va indossata nei negozi, musei e biblioteche. I trasgressori rischiano una multa di 500 euro, i gestori addirittura 3’600 euro.
I reticenti hanno ora deciso di farsi vaccinare: in Tirolo, con 3’200 prime dosi, il numero è triplicato rispetto ai fine settimana precedenti, scrive la Tiroler Tageszeitung.
Con un’incidenza che ormai tocca quota 600 Vienna teme che la Germania ancora questa settimana possa emettere una raccomandazione sull’inopportunità di recarsi in Austria, mettendo così a rischio l’imminente stagione invernale. A preoccupare il numero dei ricoveri in terapia intensiva, dove ormai sono occupati 365 dei 659 letti disponibili.
Nel frattempo l’università Alpen Adria di Klagenfurt ha annunciato che dal 15 novembre negherà l’accesso al personale e ai studenti no vax. “Non è cattiveria ma buon senso che ci spinge a questo provvedimento”, ha detto il rettore Oliver Vitouch. “Chi rifiuta categoricamente il vaccino dovrebbe interrogarsi se l’università è la cosa giusta per lui”, ha aggiunto.
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