Doping in Russia, sospeso il laboratorio sospetto
È quello in cui sarebbero stati distrutti oltre 1400 campioni; la misura in vigore per 6 mesi; il materiale ancora da esaminare sarà trasferito altrove
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Doping in Russia, sospeso il laboratorio sospetto
L’agenzia mondiale antidoping ha annunciato la sospensione provvisoria e con effetto immediato del laboratorio di Mosca dove sarebbero stati distrutti oltre 1400 campioni sospetti. La misura resterà in vigore per 6 mesi: il materiale ancora da esaminare sarà trasferito ad un altra struttura accreditata della Wada.
Il direttore del laboratorio al centro dello scandalo, intanto, si è dimesso. Mosca continua però a respingere le accuse di aver dopato i suoi atleti e avere poi falsato i loro esami. Per il ministro dello sport russo, il rapporto pubblicato ieri è pieno di dichiarazioni non sostenute da prove. Posizione condivisa dal presidente della Federazione russa di atletica.
Da più parti si moltiplicano tuttavia gli appelli ad escludere gli atleti russi dalle prossime competizioni internazionali. Sebastian Coe, presidente della Federazione internazionale di atletica, avrebbe chiesto alla Russia di ritirarsi spontaneamente.
Mercoledì, Vladimir Putin incontrerà a Sochi i capi delle federazioni sportive russe proprio per parlare della preparazione degli atleti per le Olimpiadi di Rio. Anche perché, pensa e spera il presidente del locale comitato olimpico, è improbabile che vengano esclusi gli sportivi russi di tutte le discipline.
E l’opinione pubblica? In una Russia dove i risultati nello sport sono considerati fondamentali per il prestigio del Paese, come ha reagito la gente a questo scandalo? Lo abbiamo chiesto alla nostra collaboratrice a Mosca.
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Doping in Russia, la reazione dell’opinione pubblica
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