Notre-Dame, tra solidarietà e polemiche
Le campane delle cattedrali di Francia sono risuonate mercoledì alle 18:50, l'ora in cui ha preso fuoco lunedì la loro "sorella", Notre-Dame. Le promesse di doni per la ricostruzione hanno superato il miliardo di euro e questo non ha mancato di creare polemiche.
La Francia ha lanciato un concorso internazionale per architetti per la ricostruzione della guglia di Notre-Dame distrutta dalle fiamme. Lo ha annunciato il premier Edouard Philippe. “L’obiettivo è ridare alla cattedrale una nuova guglia adatta alle tecniche e alle sfide della nostra era”, ha aggiunto, presentando un progetto di legge che prevede anche una sottoscrizione nazionale.
I fondi per rimettere a nuovo il monumento di sicuro non mancano. La “supercolletta” per Notre-Dame ha superato mercoledì il miliardo di euro e i soldi continuano ad arrivare dai più svariati donatori.
Una delle ultime è stata la miliardaria brasiliana (e Cavaliere della legione d’Onore francese) Lily Safra – vedova del banchiere Edmond Safra e una delle 20 donne più ricche del mondo – che ha inviato un assegno di 20 milioni di euro.
Ma milioni sono arrivati anche dalla compagnia petrolifera Total, dalla famiglia Arnaut (la più ricca di Francia), dal gruppo l’Oréal, … e la lista è ancora lunga.
Questa generosità dimostrata da parte di miliardari e potenti compagnie ha infiammato la polemica, quando ancora le braci del vero incendio non si sono ancora raffreddate del tutto.
Molte critiche sono arrivate da parte di responsabili politici e sindacali, così come dai “gilets jaunes”. Il succo della critica può essere riassunto nella dichiarazione di Philippe Martinez segretario generale della confederazione sindacale francese CGT: “Che si smetta di dirci che non ci sono i soldi per risolvere l’emergenza sociale”.
Altri hanno invece parlato di ambiente. Una ironica vignetta che sta circolando sul web mostra un orso bianco che scolpisce un iceberg a forma di Notre-Dame. “Ora vedrai che finalmente ci aiuteranno”, dice.
Notre-Dame nell’immaginario collettivo
A spiegare quest’immensa mobilitazione c’è forse anche il posto particolare che Notre-Dame occupa nell’immaginario collettivo. Dalla letteratura, al teatro, al cinema (passando anche per i videogiochi) questo edificio è stato (co)protagonista di molte storie.
Non a caso, tra i donatori sopracitati c’è anche la Disney, che per la ricostruzione della casa di Quasimodo ha donato 5 milioni di dollari e ha promesso un remake del suo lungometraggio del 1996.
Ripercorriamo in breve, nel servizio della Radiotelevisione svizzera, alcune tappe della diffusione del simbolo di Notre-Dame.
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