In Catalogna, dalle 9 di giovedì mattina oltre 5,5 milioni di persone sono chiamate a votare per l’elezione di 135 deputati al parlamento regionale di Barcellona.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 21.12.2017)
Contenuto esterno
Il voto è cruciale, in una regione spaccata in due dal duro conflitto innescatosi con il potere centrale di Madrid, dopo la proclamazione della “repubblica” catalana dello scorso 27 ottobre.
Davanti a molti seggi, all’apertura, si sono viste lunghe code e i sondaggi prevedono un’affluenza che potrebbe toccare l’80%.
I dati ufficiali rilevavano alle 13.30 una flessione dello 0,4% rispetto alle elezioni regionali del settembre 2015 (34,7 contro 35,1%), ma questa consultazione si svolge durante una giornata lavorativa e non di domenica, come è tradizione.
Contenuto esterno
Le elezioni anticipate sono state convocate dal premier spagnolo Mariano Rajoy, che con poteri speciali conferiti dal Senato aveva dichiarato destituiti il presidente della comunità autonoma Carles Puigdemont e il suo governo, e sciolto il ‘Parlament’.
A sfidarsi alle urne, al di là del numero di liste in lizza, sono l’anima indipendentista della Catalogna e quella di chi sta con la Spagna.
Una contrapposizione che in questi mesi non ha diviso soltanto una regione ma anche delle famiglie, e incrinato rapporti d’amicizia o di coppia.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Catalogna, il peso della crisi sui legami affettivi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Africa e Germá sono sposati in seconde nozze. Quando si sono conosciuti non hanno dato troppo peso alle loro idee politiche, ma da quando il vento indipendentista ha ripreso a soffiare, le scintille tra i due ogni tanto si infiammano. “Eravamo con amici in un bar”, racconta Africa, “e lui comincia a dire: non voglio…
L’indipendentista Puigdemont, che si è autoesiliato in Belgio con 4 suoi ministri, non ha potuto votare.
L’ex vicepresidente Oriol Junqueras, capolista di Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), è in carcere a Madrid con altri 3 dirigenti.
Diciotto candidati indipendentisti alle elezioni sono incriminati per ribellione e sedizione per aver portato avanti il progetto politico d’indipendenza.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Catalogna, l’aria di secessione non fa bene al turismo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ancora la scorsa estate, a Barcellona ci si lamentava per l’esagerato numero di visitatori, ma dopo gli attentati terroristici e la crisi indipendentista il problema sembra essersi capovolto. Oggi sono gli operatori turistici a lamentarsi. Se in Spagna i visitatori provenienti dall’estero sono aumentati quest’anno del 2%, non è così per la Catalogna, dove sono calati del 5%. …
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Cosa abbiamo cercato su Google nel 2017?
Questo contenuto è stato pubblicato al
Da Nadia Toffa delle Iene, che di recente ha avuto problemi di salute, all’Hotel Rigopiano in Abruzzo, travolto da una valanga in gennaio. Poi Italia-Svezia, la partita che ha sancito l’esclusione degli Azzurri dai Mondiali, fino al tormentone sanremese Occidentali’s Karma. Sono i personaggi e gli avvenimenti che hanno più caratterizzato le ricerche degli italiani su Google…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non sembra una misura distensiva, come si potrebbe credere. Lo stesso Llarena ieri ha negato l’uscita dal carcere al vicepresidente Oriol Junqueras e ad altri tre leader catalani detenuti da oltre un mese, Joaquim Forn, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, tutti accusati come Puigdemont di ‘ribellione’ per avere portato avanti il progetto politico dell’indipendenza. Rischiano…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Puigdemont e Forcadell hanno presentato un ricorso con altri 74 membri del parlamento catalano. Il ricorso riguarda la decisione della Corte costituzionale di sospendere la seduta del parlamento catalano in cui si supponeva che sarebbe stata dichiarata l’indipendenza della regione. La prima comunicazione dei 76 ricorrenti alla Corte di Strasburgo è arrivata il 18 ottobre…
Questo contenuto è stato pubblicato al
I sindaci sono arrivati con un pullman al centro del quartiere delle istituzioni europee per fermarsi nello slargo tra il Palazzo Berlaymont, sede della Commissione, e quello Justus Lipsius, sede del Consiglio europeo. A favore di telecamere, soprattutto media spagnoli ma anche molti internazionali, hanno intonato l’inno catalano Els segadors (‘i mietitori’) e urlato in…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Puigdemont e i ministri torneranno dal giudice belga il 17 novembre, per la prima udienza sul fondo della richiesta di estradizione spagnola. La procedura potrebbe prolungarsi oltre le elezioni catalane del 21 dicembre convocate da Madrid. Il President sarà candidato. Non è chiaro ancora in che configurazione, se in un listone sovranista “per la difesa…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza già questa sera in tutte le città catalane al grido di “Llibertat” e di “Non è giustizia, è dittatura!” per denunciare le incarcerazioni. Restano a piede libero per ora, nell’esilio di Bruxelles, solo lo stesso Puigdmeont e i quattro ministri che lo hanno seguito in Belgio…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.