Migranti verso gli USA, Trump si prepara all’ “invasione”
Le elezioni di midterm negli Stati Uniti sono imminenti e il tema che sembra monopolizzare l'attenzione di media e pubblico è l'immigrazione, in particolare la carovana di sudamericani che, partita dall'Honduras, sta cercando di superare il confine settentrionale del Messico, dove però Trump a promesso li attenderà l'esercito USA.
Le elzioni di midterm negli Stati Uniti restano incerte a pochi giorni dal voto, che si terrà il 6 novembre. Gli ultimi sondaggi danno in vantaggio i democratici alla Camera dei rappresentanti e i repubblicani al senato. Il presidente Donald Trump si è lanciato di gran carriera nella campagna, come mai un presidente in carica aveva fatto prima.
Trump sta moltiplicando gli annunci a forte impatto sull’opinione pubblica, in particolare sul tema dell’immigrazione.
“Un’invasione”: così il presidente ha dipinto in un’intervista la carovana di immigrati partita a scaglioni dall’Honduras e in marcia verso il confine tra Messico e Stati Uniti. Contro di essa il newyorchese ha promesso di inviare l’esercito. 15’000 soldati è l’ultima cifra che è stata promessa dall’inquilino della Casa Bianca. Dal canto suo il Pentagono ha dichiarato di averne inviati “più di 7’000” ma che il massimo possibile sarebbe di circa 8’000.
Negli ultimi giorni si è parlato molto di cifre, e spesso queste erano in contraddizione tra loro. Sia sul numero di militari al confine sia sulle persone in viaggio (stimate a 4’000 individui ma secondo Trump “molti di più”).
Se il pugno di ferro della Casa Bianca sembra far felici buona parte dei deputati repubblicani, d’altro canto sono molti coloro che criticano il presidente ritenendo che stia sfruttando la situazione a fini politici, alimentando in modo irragionevole la paura degli elettori nei confronti dei migranti.
Una delle possibili punti di attraversamento della frontiera della carovana è Tijuana, al confine tra Messico e lo Stato della California.
È una delle città dove il passaggio attraverso il confine di merci e persone è più intenso. La Radiotelevisione svizzera vi si è recata per parlare di due delle più grandi problematiche legate all’immigrazione negli Stati Uniti: la deportazione e il lavoro illegale.
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