Con un annuncio a sorpresa nella notte la campagna elettorale di Emmanuel Macron ha denunciato un attacco di hacker "massiccio e coordinato" ai danni del candidato all’Eliseo.
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tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 06.05.2017)
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“Non si tratta in effetti di una semplice operazione di pirateria informatica – si legge in un comunicato di En Marche – ma di un tentativo di destabilizzare le elezioni presidenziali francesi”.
Caselle di posta elettronica di vari responsabili del candidato all’Eliseo sono state piratate a partire da alcune settimane fa e “mail, documenti contabili, contratti etc..” sono stati pubblicati in rete. I testi ‘rubati’ sono stati fatti circolare “insieme a falsi documenti per seminare il dubbio e la disinformazione”. Secondo la BBC, sono stati pubblicati 9 gigabytes di dati da un utente anonimo.
Gli autori di questa operazione “chiaramente volevano minare la campagna a poche ore dal secondo turno”, in un tentativo di “destabilizzazione della democrazia, come si è già visto negli Stati Uniti durante la campagna presidenziale”.
“Nessun documento compromettente”
Il movimento En Marche di Macron afferma che i documenti provenienti dall’attacco hacker sono “tutti legali ed espressione del normale funzionamento di una campagna presidenziale”.
“Durante tutta la campagna En Marche è stato sempre il movimento più preso di mira da queste iniziative in modo intenso e ripetuto”, si legge ancora nel documento di denuncia di En marche che fa appello ai media che “vogliano dare conto di questa operazione di assumersi le loro responsabilità in coscienza”.
“Noi – conclude – prenderemo tutte le iniziative necessarie presso le autorità pubbliche e private per fare chiarezza su questa operazione inedita in una campagna elettorale francese. La gravità dei fatti è già una certezza e non tollereremo che gli interessi vitali della democrazia siano messi in pericolo”.
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